(1971) è uno storico dell’arte, editorialista della «Frankfurter Allgemeine Zeitung» e tra i fondatori della rivista «Monopol». Autore di bestseller tradotti in tutto il mondo, con Marsilio ha pubblicato anche1913. L’anno prima della tempesta (2013, edizione tascabile2018), L’invenzione delle nuvole (2018), 1913. Un’altra storia (2019) e L’amore al tempo dell’odio (2022, edizione tascabile 2023).
(Piacenza, 1949), professore ordinario di Tecnica delle costruzioni all’Università degli Studi di Parma, dove è stato preside della Facoltà di Architettura dal 2004 al 2012. È autore di libri (tra cui Minimi strumenti di scienza del costruire, mup Editore, 2009), di saggi (si ricorda L’osso di Galileo, la matematica e la scienza del costruire, collana Grandi Opere, Einaudi, 2011) e di articoli su riviste scientifiche di settore.
(Napoli, 1950 - Napoli 2021) è stato Professore Emerito del Conservatorio di Musica di Napoli. Dal 1974 ha esercitato la critica musicale: per trentacinque anni al Corriere della Sera. Le sue opere principali sono: I diamanti della corona. Grammatica del Rossini napoletano (1974), Dixit Dominus Domino meo: struttura e semantica in Händel e Vivaldi (1980), Il ventriloquo di Dio. Thomas Mann: la musica nell’opera letteraria (1983), Victor De Sabata: un compositore (1992), La virtù dell’elefante: la musica, i libri, gli amici e San Gennaro (Marsilio, 2014, Premio Acqui Storia 2015, Premio giornalistico Italo De Feo), Altri canti di Marte (Marsilio, 2015), Paisiello e il mito di Fedra (Napoli, 2016, Premio Paisiello 2017), Jérusalem: Verdi et la persécution de l’honneur (Liegi, 2017), Il canto degli animali. I nostri fratelli e i loro sentimenti in musica e poesia (Marsilio, 2017, finalista Premio Viareggio-Rèpaci 2017), La dotta lira.Ovidio e la musica (Marsilio, 2018, finalista Premio Napoli 2019), Verdi a Parigi (2020) e San Totò (2021).Nel 2017 gli è stato attribuito il Premio Isaiah Berlin alla carriera.
direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini dal 2021, studioso della storia di Venezia, del Mediterraneo e dei Balcani, insegna Storia moderna all’Università di Padova.