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I demoni guerrieri

I demoni guerrieri

a cura di

pp. 152, 4° ed.
978-88-317-6558-9
I demoni guerrieri (1958) si svolge nel 1469: lo shogunato della famiglia Ashikaga ha ormai perso il suo potere ed è incapace di resistere agli attacchi dei signori locali (daimyo-) che per quasi tutto il secolo successivo si impegneranno in una sanguinosa guerra civile. Su questa base storica segnata da assedi e saccheggi, distruzioni e sommosse, l'autore colloca due personaggi destinati fin dall'inizio a fronteggiarsi: il monaco zen Ikkyu- e la donna demone Koma, l'uno attento ma distaccato osservatore degli avvenimenti, l'altra irriducibile nemica del potere costituito, accomunati tuttavia da un'esistenza che li pone al di fuori delle strutture sociali e dalla decisione di recidere ogni legame con il mondo degli uomini, che ne fa quasi le due facce opposte di una stessa medaglia. Arricchito da colpi di scena e bruschi cambiamenti di ritmo e atmosfera, I demoni guerrieri inserisce nell'ambito della narrazione storica elementi tratti dal fantastico e dal folclore, speculazioni filosofiche e poesie, immagini macabre e scene di massa, in una complessa elaborazione che contribuisce a farne un racconto di grande suggestione e originalità.

Autore

 (1899-1987) acquista fama nei primi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale con alcuni racconti che, pur mantenendo un voluto legame con la realtà contemporanea, si caratterizzano per il ricorso al simbolismo e a situazioni paradossali.
Spesso avvicinato a scrittori come Dazai Osamu o Sakaguchi Ango per il suo messaggio anarchico, iconoclasta, contraddittorio nei confronti del sistema, Ishikawa usa tuttavia il proprio anticonformismo soprattutto nel campo delle scelte letterarie, privilegiando, al di là di ogni considerazione di ordine esistenziale o politico, la ricerca continua di nuove forme di scrittura. Questo percorso investe sia il linguaggio sperimentato volta per volta sia l’argomento dei suoi racconti e l’approccio al materiale narrativo, dove uno degli elementi più costanti resta l’uso di analogie, riferimenti e allusioni intrecciati allo svolgimento originale della storia. Autore di una ventina di romanzi, ha dato il meglio di sé in alcuni racconti brevi o di media lunghezza, come I demoni guerrieri, situati in un passato storico dove si intrecciano in un continuo e dinamico confronto forze opposte ugualmente potenti, demoni e divinità, artisti e guerrieri, saggi buddhisti e forze del male