fbpx

Anche quest’anno saremo al Salone Internazionale del Libro di Torino e dal 9 al 13 maggio ci troverete al Padiglione Oval, stand V99.
Questi i nostri appuntamenti:


???? Venerdì 10 maggio

▪ Ore 14:00
Stand Marsilio e Sonzogno
Giulio Mozzi, autore dell'Oracolo manuale per scrittrici e scrittori, vi aspetta allo stand e incontra gli aspiranti scrittori e gli ospiti del Salone con suggestioni/suggerimenti per affrontare i problemi della creazione artistica e narrativa. 

???? Sabato 11 maggio

▪ Ore 12:00
Stand Marsilio e Sonzogno

Camilla Läckberg incontra i lettori e firma le copie de "La gabbia dorata"

▪ Ore 14:00
Sala Gastronomica
Camillo Langone presenta "Dei miei vini estremi"
Interviene Giancarlo Gariglio 


A cinquant’anni dai viaggi di Mario Soldati e Paolo Monelli, Camillo Langone si rimette alla ricerca dei territori e dei miracoli naturali, della bellezza, della grazia, della sincerità del vino italiano. Storie di donne e uomini dietro piccole e grandi imprese enologiche, territori, etichette più o meno famose, ma sempre irregolari, eccentriche, talvolta irriverenti.

▪ Ore 17:30
Sala Internazionale 
Sasha Marianna Salzmann presenta "Fuori di sé"
Interviene Francesco Pacifico 
introduce Stefano Petrocchi

Tra cronaca familiare e romanzo di formazione, l’esordio letterario di una grande voce internazionale, romanzo finalista al Premio Strega Europeo 2019. D
alla Russia post-sovietica a un campo per rifugiati politici nella Germania occidentale fino all’attuale Istanbul, Sasha Marianna Salzmann racconta la solidarietà e gli sconquassi di una famiglia, e della generazione più giovane dei “vagabondi della patria”, in cerca della propria identità linguistica, politica e sessuale. 

▪ Ore 18:30
Sala Azzurra

Camilla Läckberg presenta "La gabbia dorata"
interviene Marta Cervino

Dalla regina del giallo nordico, con 23 milioni di copie vendute nel mondo, il primo titolo di nuova serie noir. Al centro della storia Faye, una donna molto determinata a riprendere in mano il proprio destino, e a compiere la sua vendetta.

???? Domenica 12 maggio

▪ Ore 11:30
Caffè letterario
Simona Vinci presenta "Mai più sola nel bosco. Dentro le Fiabe dei Fratelli Grimm"
interviene Chiara Valerio

Reinterpretando un classico della letteratura Simona Vinci guarda con occhi nuovi al bosco di quando eravamo bambini, in un viaggio dentro e fuori “il gusto della paura”, e continua a dire della sua paura e della nostra, svelando perché tutti abbiamo vissuto nelle Fiabe dei fratelli Grimm e come, qualche volta, torniamo a viverci. 


▪ Ore 13:30
Caffè letterario
Roberto Costantini presenta "Da molto lontano"
interviene Massimo Vincenzi

Roberto Costantini, Premio speciale Giorgio Scerbanenco per la migliore opera noir degli anni 2000, finalista al Premio Bancarella 2016, presenta l’ultimo capitolo della serie bestseller sui lati oscuri della storia recente italiana. Protagonista un commissario Balistreri inedito, ormai in pensione, richiamato a indagare su un caso di omicidio avvenuto nel 1990, durante l’estate dei campionati mondiali di calcio.

▪ Ore 14:30
Sala Bronzo
Lorenzo Pavolini presenta "L’invenzione del vento"
Interviene Mauro Covacich 

Dalle onde del lago di Bracciano a quelle dell’oceano, Lorenzo Pavolini racconta la storia di due ragazzi con i capelli al vento che hanno contribuito a costruire l’epica del windsurf in Italia; un romanzo sull’amicizia e sul ventennio col quale si è concluso il Novecento.

???? Lunedì 13 maggio

▪ Ore 11:00
Sala Oro
Marina Mander presenta "L’età straniera" – Incontro con gli autori di Adotta uno scrittore

Selezionato nella dozzina del Premio Strega 2019, L’età straniera è una storia di formazione a due voci, quella di Leo, adolescente milanese, e quella di Florin, giovane prostituto rumeno. Due ragazzi, stranieri a se stessi, che esplorano i conflitti e le inadeguatezze della crescita e che si ritrovano, loro malgrado, a condividere un pezzo di vita in un’età, e in un mondo, sempre più stranieri da ogni punto di vista.

▪ Ore 15:00
Sala Rosa
Massimo Fini e Giancarlo Padovan presentano "Storia reazionaria del calcio. I cambiamenti della società vissuti attraverso il mondo del pallone"
interviene Giangiacomo Schiavi

Un racconto antimoderno del declino italiano, il ritratto senza nostalgie di un paese visto attraverso lo specchio della sua ossessione calcistica, tra storia personale, cronaca sportiva e analisi politica. 
Tra gli ospiti del Festival Incroci di Civiltà, dal Cile la scrittrice Paulina Flores, vincitrice del Premio Bolaño e del premio Bauer giovani  con il suo libro di esordio Che vergogna e, dalla Norvegia, Maja Lunde, con i suoi romanzi sul cambiamento climatico.

Qui i dettagli degli incontri:
 

Venerdì 5 aprile ore 21.00 – T Fondaco dei Tedeschi

Paulina Flores
presenta Che vergogna
in conversazione con Igiaba Scego

 

 
«Paulina Flores, nel solco di Raymond Carver, ci mostra cosa sono fallimento e sconfitta, cos’è la solitudine e cosa marchia la sua generazione. In questa raccolta ci sono nove storie magistrali, e quando finirete di leggere ne vorrete ancora».
Luis Sepúlveda
 
Paulina Flores racconta di ragazzi scappati di casa, di adolescenti invaghite e di amori sbagliati, di genitori disperati o impotenti, di giovani che lavorano nelle biblioteche o nei fast-food e ricordano il giorno in cui hanno perso per sempre l’innocenza. Ogni racconto di Paulina Flores è un romanzo di formazione in miniatura. Storie universali e allo stesso tempo quotidiane, che tracciano una radiografia precisa e implacabile del Cile di oggi, urbano ma non solo. Perfettamente calata nella contemporaneità, generosa di riferimenti alla cultura pop, con uno stile nitido, la sua visione spoglia e una travolgente sincerità, Paulina Flores crea personaggi estremamente vivi e vicini, che ci sembra di conoscere da sempre, che s’infilano sottopelle e accompagnano il lettore a lungo, in un misto di crudezza e tenerezza, trasparenza e densità.
 
Paulina Flores(1988) è cresciuta in un rione a nord di Santiago. Ha esordito con la raccolta di racconti Che vergogna, più volte ristampata, acclamata da pubblico e critica e segnalata tra i dieci migliori libri dell’anno per El Pais. Insegna in un liceo di Santiago.
 
 

Sabato 6 aprile ore 14.00 – Open Space, Chiesa di San Lorenzo
Maja Lunde
presenta La storia delle api e La storia dell'acqua
in conversazione con Sara Culeddu e Boris Ondreicka

 
Maja Lunde, caso editoriale che dalla Norvegia ha conquistato ben 32 Paesi, vincitrice del Premio dei Librai norvegesi, presenta i primi due romanzi del suo quartetto sul clima: La storia delle api, il racconto delle vite di un biologo inglese dell’Ottocento, di un apicoltore dell’Ohio alle prese con la misteriosa moria del 2007, e di una giovane madre che, in un futuro non molto lontano, è costretta a dedicarsi all’impollinazione manuale in una Cina dove le api e i colori sono ormai scomparsi; e La storia dell’acqua, la storia struggente di un giovane papà e di sua figlia in un mondo in cui cominciano a scarseggiare le risorse idriche, un mondo senz’acqua in cui i profughi, tra meno di venticinque anni, siamo noi, gli europei.
 
 
Maja Lunde(1975) vive a Oslo col marito e i loro tre figli. Scrittrice e sceneggiatrice per la tv, dopo numerosi libri per ragazzi si è affermata internazionalmente con il suo primo romanzo, La storia delle api (Marsilio, 2017) pubblicato in 32 paesi. Rimasto per mesi ai vertici delle classifiche, non solo in Norvegia, La storia delle api ha vinto, primo esordio nella storia del premio, il riconoscimento letterario più ambito in Norvegia, quello dei librai. La storia dell’acqua è il secondo libro nella prevista quadrilogia sul clima.


Parole per Cesare raccoglie messaggi, lettere, articoli ricevuti o pubblicati degli amici del presidente di Marsilio Editori, che nei giorni successivi alla sua scomparsa ne hanno voluto ricordare la passione per i libri, l'impegno in campo culturale e civile. Condividiamo con piacere con i lettori questi affettuosi ricordi e l'intervista inedita di Stefano Lorenzetto che chiude il libro. Per scaricarlo clicca qui.


 

Siamo lieti di annunciare che L'età straniera di Marina Mander è nella dozzina dei libri selezionati al Premio Strega 2019. 
Il libro è stato presentato da Benedetta Tobagi, con la seguente motivazione:
 

«Perché leggiamo romanzi? Come antidoto alla solitudine esistenziale, per trovare, nelle pagine, noi stessi; per poterci riconoscere, trovare parole per la nostra ombra, per sentimenti così sottili da non avere nome, o una ferita segreta, diranno alcuni. Per vivere “vite che non sono la mia”, incontrare l’alterità totale, estendere l’empatia oltre i confini dei territori a noi familiari, diranno altri. Più spesso, tutt’e due le cose. Il primo elemento di grande fascino de L’età straniera di Marina Mander sta nel fatto di consentirci entrambe le esperienze, trascinandoci – sospesi, incerti – nella penombra di uno spazio liminale, nella schiuma tra terraferma e mare, come nell’immagine di copertina. Perché il protagonista, Leo, è un adolescente: età di metamorfosi e di estremi, in cui ciascuno è straniero a se stesso come mai, prima e dopo, nella vita. Marina Mander ci mostra il mondo attraverso il suo sguardo, che penetra la realtà come un coltello e ha la cruda verità del sole meridiano, o delle luci al neon (che lui odia, per le tragedie di cui sono state mute testimoni), uno sguardo invecchiato dal precoce disincanto – ma senz’ombra di cinismo – e insieme fresco, persino ingenuo, nei mille dubbi di chi si affaccia alla vita. Uno sguardo che prende vita, sulla pagina, in una voce sorprendente, caleidoscopica, sempre ironica e dissacrante. La quotidianità di Leo per certi versi è molto normale (per quanto si possa parlare di “normalità”, tra le mille contraddizioni del presente): vive con la madre e il compagno di lei – tassista e tanguero – nella Milano dei primi anni Duemila, in un quartiere medio, fa il liceo classico (dove brilla, anche se studia poco), si fa qualche canna (e racimola qualche soldo vendendo l’erba agli amici), ha una passione per Kurt Cobain ed è ossessionato dal pensiero di non aver ancora mai fatto sesso. Ma questa patina sottile si lacera a ogni piè sospinto nell’attrito con la verità abnorme, incommensurabile che giace sotto la superficie: il padre, molto amato, di Leo, un matematico geniale che era, semplicemente, troppo per la vita, si è suicidato affogandosi in mare. Ed ecco che, come il velo della realtà, la tessitura pulsante del racconto, tra sequenze lente e brusche ellissi in accelerazione, si spezza, interrotta – invasa – dal teatro interiore dei suoi incubi in cui si celebra un assurdo processo permanente (un po’ Kafka, un po’ Lewis Carrol, per l’umorismo surreale), e Mander mostra grande acume psicologico e delicatezza nel trovare parole per il mondo interiore del trauma, per ciò che accade nelle anime travolte troppo presto dall’incommensurabile, divorate da un senso di colpa senza fondo – perché non ha fondamento. Per colmare il vuoto in ogni senso possibile, nel moto perpetuo di un iperattivismo pieno di buone intenzioni con cui sembra costantemente impegnata ad allontanare il dolore, la madre di Leo, dopo un periodo di volontariato con i prostituti minorenni che si vendono al Mercato ortofrutticolo e nella “fossa” vicino al Parco Sempione, decide di prendere in casa uno di loro, Florin, un ragazzo rumeno della stessa età di Leo. Florin è brutto, magrissimo, non parla italiano, non si capisce mai cosa pensi (per questo Leo lo ribattezza Iwazaru, la terza delle tre scimmiette dell’antico adagio “Non vedere il male, non sentirlo, non parlarne”), pur avendo una sua speciale delicatezza: è l’alterità assoluta che irrompe, imprevista, nella quotidianità di Leo e, attraverso lui, nella nostra. Non c’è nulla di scontato nel modo in cui il giovane io narrante scruta il nuovo arrivato, lo detesta, talvolta imprevedibilmente lo invidia (il che, con semplicità disarmante, fa ricordare quanto l’ostilità verso il diverso sia spesso la schiuma sporca che monta sopra fragilità e frustrazioni), si fa intenerire e ne resta continuamente sorpreso, durante i loro vagabondaggi a casaccio nei luoghi marginali della città. Florin diventa sempre più la cartina di tornasole che mette a nudo le ipocrisie del mondo adulto, mentre, per gradi, qualcosa in Leo cambia. Si sblocca. Con umorismo, scansando i luoghi comuni con la grazia (apparentemente) casuale di un gatto, l’Età stranieraregala uno sguardo diverso su come sia possibile incontrarsi con ogni tipo di “straniero”, forse soprattutto con quello (il più spaventoso, repellente, inquietante di tutti) nascosto dentro di noi.»

 
Marsilio e Biennale hanno condiviso, per molti anni, la progettazione e la realizzazione dei cataloghi della Biennale Arte. 
Lavorare direttamente con i direttori è sempre stato per Marsilio un momento di confronto e di grande crescita.
Il ricordo di questi preziosi momenti trascorsi con il direttore Okwui Enwezor resterà sempre vivo e parte della nostra storia. 
I nostri incontri a "Libri Come - Festa del Libro e della Lettura" all'Auditorium Parco della Musica di Roma:

AuditoriumArte
Venerdì 15 marzo alle ore 20
Marina Mander presenta "L'età straniera". Dialoga con l'autrice Gaja Lombardi Cenciarelli

AuditoriumArte
Sabato 16 marzo alle ore 15 Simona Vinci presenta "Mai più sola nel bosco". Dialoga con l'autrice Teresa Ciabatti

AuditoriumArte
Sabato 16 marzo alle ore 21 Roberto Costantini presenta "Da molto lontano". Dialoga con l'autore Fabrizio d'Esposito

Studio2
Domenica 17 marzo alle ore 17 Beatrice Masini presenta "Più grande la paura". Dialoga con l'autrice Gaia Manzini


Dal 18 gennaio al 17 febbraio 2019
ogni 2 libri dell'Universale Economica Feltrinelli
in regalo la coperta del lettore.


Leggi il regolamento

SCOPRI TUTTI I TITOLI DELLA COLLANA

Questo Natale ti aspetta in libreria Un regalo da favola!

Dal 15 novembre al 15 gennaio con 19€ di spesa in libri dei marchi Apogeo, Gribaudo, Feltrinelli Editore, Marsilio e Sonzogno in regalo Tutti i colori della Vita di Chiara Gamberale con le illustrazioni di Valeria Petrone.

Leggi il regolamento completo

Guarda il video di presentazione di Chiara Gamberale

Giovedì 20 settembre

Nel passaggio dagli anni sessanta agli anni settanta la poesia italiana attraversa mutamenti cruciali. La sua evoluzione, eterogenea e complessa, caratterizza la poesia di fine Novecento come uno dei campi di ricerca letteraria più dinamici e problematici in Italia.

"Poetiche e individui della letteratura circostante"
Maria Borio dialoga con Gianluigi Simonetti
presenta Roberto Cescon

Giovedì 20 settembre ore 16:30
La Libreria della poesia



Gli amori e le morti, i figli e le fughe, i divorzi e i tradimenti. Claudia Grendene racconta la vita di sette amici tra il 1993 e il 2013, nei vent'anni in cui in Italia e nel mondo è cambiato tutto.

"Paure, figli e fughe"
Claudia Grendene incontra Rossella Milone
presenta Nicola Gruarin

Giovedì 20 settembre ore 19:00
Ridotto del Teatro Verdi



 

Venerdì 21 settembre

Poldark. La serie che verrà
Incontro con Margherita Corsi e Masolino D’Amico. 
Introduce Elisabetta Pieretto
La proiezione in anteprima della terza stagione della serie TV "Poldark" - tratta dai romanzi di Winston Graham editi da Sonzogno e che in autunno andrà in onda su laF -, sarà l’occasione per un dialogo tra Masolino D’Amico e Margherita Corsi sul successo delle trasposizioni cinematografiche dei grandi romanzi, come nel caso di un classico della letteratura inglese quale Poldark.

Venerdì 21 settembre ore 21:00
Ridotto del Teatro Verdi

 


Sabato 22 settembre

«Un viaggio nella memoria che la presenza aleggiante di Proust autorizza e benedice». Ida Bozzi, Corriere della sera 

"Autofiction"
La commistione tra realtà biografica e finzione si presta a essere diversamente interpretata e diversamente dosata con risultati spesso sorprendenti.
Carlo Carabba ne discute con Emanuele Trevi
presenta Alberto Garlini

Sabato 22 settembre ore 15:30
Auditorium Istituto Vendramini



La nuda verità è un noir d'amore e di vendetta. Racconta i pazienti visti dal medico, la cura di un singolo visto dai protocolli collettivi, la malaumanità dentro e fuori le corsie ospedaliere dove «il dolore non è la misura dell'intelligenza».

"Distacco e verità"
Gaja Cenciarelli incontra Mary Barbara Tolusso
presenta Antonella Silvestrini

Sabato 22 settembre ore 17:00
Palazzo Montereale Mantica




Acclamato dalla stampa americana e da scrittori quali Jonathan Franzen ed Elisabeth Strout, L'amore al tempo degli scoiattoli mette in scena la storia di un fidanzamento in una commedia dolceamara che gioca con i tic e le nevrosi dell'american way of life.

"L'amore al tempo degli scoiattoli"
Incontro con Elisabeth McKenzie
Presenta Chiara Valerio

Sabato 22 settembre ore 19:00
Auditorium della Regione


 


Domenica 23 settembre

Pietro Spirito racconta di una donna che ricerca il proprio passato, perduto quarant'anni prima, in un campo profughi della Venezia Giulia, dove sua madre, per miseria e disperazione, l'ha venduta. Mentre Valentina D'Urbano racconta una storia d’amore e di ricerca di sé che si sviluppa su due piani temporali diversi. Due romanzi che esplorano l'identità che il passato ci cuce addosso.

"Il passato e la ricerca di sé"
Incontro con Valentina D'Urbano e Pietro Spirito
Presenta Gloria De Antoni

Domenica 23 settembre ore 10:30
Palazzo della Provincia


Passando per l'isola mitica di Avalon e ammettendo finalmente le donne alla tavola rotonda di Re Artù, Michela Murgia racconta il suo apprendistato intellettuale dall'infanzia in Sardegna alla vita di oggi.

"L'inferno è una buona memoria"
Visioni da Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley

Incontro con Michela Murgia
Presenta Chiara Valerio

Domenica 23 settembre ore 17:30
Spazio Ascotrade




A Pordenonelegge interviene inoltre Laura Pugno, il cui ultimo romanzo La metà di bosco è uscito prima dell'estate, che interviene agli incontri che da sempre Pordenonelegge dedica alla poesia.

PASSAPAROLA
LA NUOVA COLLANA MARSILIO
CHE FONDA UN GRUPPO DI LETTURA DI SCRITTORI E LETTORI

Leggere è un gesto infettivo. Un amico ci consiglia un libro e lo leggiamo. Un giornale recensisce un libro e lo compriamo. Che cosa
succede se è uno scrittore a consigliarci un libro?
Dall’incontro tra un libro e uno scrittore nasce PassaParola, la collana Marsilio che raccoglie brevi memoir di scrittori italiani che si
confrontano con un libro speciale, e dunque con le proprie ossessioni, con la propria biografia, vera o presunta, dando vita a un gruppo di
lettura che unisce lettori e scrittori.
 
Inaugurano la serie, in libreria dal 30 agosto 2018:
Michela Murgia, L’inferno è una buona memoria
Visioni da Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley
Lisa Ginzburg, Pura invenzione
Dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley
Alessandro Giammei, Una serie ininterrotta di gesti riusciti
Esercizi su Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald