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Il signor figlio

Il signor figlio


pp. 384, 1° ed.
978-88-297-1039-3
Londra, metà Ottocento. Un giovane pittore che sta per partire per l’India viene affidato alle cure del conte Rossi, un erudito bizzarro e solitario che, pur avendo il compito di insegnargli l’italiano, gli impartisce lezioni di ogni genere. Del passato di quell’uomo visionario e ironico, però, poco è noto: per molti anni ha vissuto in Italia, dove è stato un poeta, ma l’aspro e incessante conflitto con il padre – incapace di riconoscere il genio del figlio e di ammetterne la superiorità – l’ha spinto a fingersi morto e a imbarcarsi per l’Inghilterra. Qui, rintanato in una soffitta, trascorre le giornate mettendo a punto un’opera misteriosa e indefinibile. Ma chi è davvero il conte Rossi? E quale segreto nasconde? Attingendo a testi rari e con uno stile che muta di volta in volta per adattarsi al tempo e ai personaggi, Zaccuri intreccia le vite di Monaldo e Giacomo Leopardi a quelle di John Lockwood Kipling e del figlio Rudyard in modo così saldo che diventa impossibile districarle, se non grazie all’intervento della poetessa Cécile Sauvage, madre del compositore Olivier Messiaen, che con il suo sguardo visionario sarà l’unica capace di arrendersi di fronte al mistero che si cela dietro lo scontro tra generazioni unite dalla scrittura ma divise dall’arte.

Autore

 è nato a La Spezia nel 1963, vive a Milano ed è direttore della comunicazione per l’Università Cattolica. Narratore e saggista, collabora al quotidiano Avvenire. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo Lo spregio (Marsilio 2016, premio Comisso e premio Mondello Giovani), Nel nome (NNE 2019, premio Palmi) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021, premio La Cava). Nel 2022, sempre per Marsilio, è uscito Poco a me stesso, romanzo che prosegue l’opera di reinvenzione dell’Ottocento italiano intrapresa con Il signor figlio e che si è aggiudicato i premi Elba-Raffaello Brignetti e Boccaccio. Con Il signor figlio ha vinto il premio Selezione Campiello 2007.