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De' visi mostruosi e caricature

De' visi mostruosi e caricature

Da Leonardo da Vinci a Bacon
a cura di

pp. 224, 1° ed.
979-12-5463-084-6
Il catalogo, edito in occasione dell’omonima mostra (Venezia, Palazzo Loredan, 28 gennaio 2023 – 27 aprile 2023), si compone di quasi cento “teste caricate”, teste grottesche e caricature, dalla fine del XV al XX secolo attraverso disegni originali, incisioni, acqueforti, acquerelli e libri a stampa provenienti da importanti musei internazionali.
 
Il volume propone una raffinata scelta di opere all’interno dell’arte della caricatura italiana tra Milano, Bologna e Venezia che testimoniano la presenza di una tradizione “settentrionale” continuamente ravvivata nel corso dei secoli. Un excursus che parte da Leonardo, con un nucleo eccezionale di disegni autografi, e rintraccia nei suoi epigoni – da Giovanni Agostino da Lodi a Giuseppe Arcimboldo – l’eredità delle rappresentazioni di volti deformati, esagerazioni anatomiche, indagini fisiognomiche, figure caricaturali e gallerie di caratteri umani, intrecciandola con il naturalismo di Annibale e Agostino Carracci, fino alla trionfale ripresa del genere presso i pittori veneti della prima metà del Settecento: Marco Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Anton Maria Zanetti e Carlo Lasinio.
L’elemento di continuità è dato dalla presenza nella Biblioteca di Anton Maria Zanetti, e dunque nella Venezia della prima metà del Settecento, dei testi fondamentali di Lomazzo (Trattato dell’arte della pittura, 1584; Idea del tempio della pittura, 1590) e di Leonardo da Vinci (Trattato della Pittura, 1651), nonché delle incisioni del Mariette tratte dall’album di caricature di Leonardo posseduto dal conte di Caylus (Parigi, 1730). Le relazioni di Zanetti con i collezionisti parigini di disegni di Leonardo confermano il revival leonardesco nella Venezia della prima metà del Settecento.
Come precisa Marani, «benché quelle di Leonardo, salvo rarissimi casi, non possano definirsi propriamente “caricature”, alcune scoperte recenti hanno mostrato come sia possibile rintracciarne l’eco a Venezia e, almeno in parte, spiegare il riapparire dell’interesse per questo “genere” nella Venezia di Anton Maria Zanetti, Rosalba Carriera e Tiepolo, certo venuto a maturazione anche a seguito dello studio da parte degli artisti veneziani dell’opera dei bolognesi».
Oltre al saggio di apertura del curatore sulla relazione tra Leonardo e la ripresa del genere nel Settecento, il catalogo include un intervento di Laura Corti su Annibale Carracci, i contributi di Enrico Lucchese, Paola Cordera e Rosalba Antonelli sulla diffusione di caricature e teste leonardesche nel Settecento veneziano e sull’universum collezionistico del tempo, infine la riflessione di Calvin Winner sull’impegno di Francis Bacon nella metamorfica ritrattistica.