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Storie d'amore

Storie d'amore

(dalle Metamorfosi)
a cura di , traduzione di

pp. 352, 2° ed.
978-88-317-9130-4
?Un giovane si specchia nell'acqua e si innamora della sua immagine: è Narciso, che respinge la ninfa Eco per amore di se stesso. Due giovinetti, ostacolati nella loro reciproca attrazione, si incontrano di nascosto e cadono vittime di un errore fatale ad entrambi: sono Piramo e Tisbe, il Romeo e la Giulietta di tempi remoti. Una ninfa, accesa da folle passione per il ?glio di Venere e Mercurio, respinta da lui gli si avvinghia disperata ?no a formare un unico, ibrido corpo: così nasce Ermafrodito. Storie d'amore, tenere, tragiche, trasgressive, selvagge, che Ovidio recupera dalle antiche fonti; idilli giovanili, felici unioni coniugali accanto a passioni non corrisposte e a impulsi deviati, sorelle che amano fratelli, ?glie che concupiscono i padri. Su tutte egli imprime il sigillo inconfondibile che dà il titolo al maggiore dei suoi poemi: metamorfosi. E la trasformazione si abbatte sugli esseri mutati in ?ori, alberi, uccelli, ma anche belve, mostri, statue, ora con il peso di una grave e dolorosa condanna, ora con la leggerezza di un'estrema, sia pure illusoria, consolazione.

Autore

nasce a Sulmona nel 43 a.C. Compie la sua educazione a Roma dove frequenta il circolo letterario di Valerio Messalla Corvino, ed è amico di Properzio e di Orazio. Nell’8 d.C. è esiliato, per decreto di Augusto, a Tomi, sul Mar Nero: misteriose e mai chiarite restano le cause di questa durissima pena. Muore a Tomi nel 17 d.C. Ha scritto i poemi: Amori, Eroidi, Arte d’amare, Rimedi contro l’amore, I cosmetici delle donne, Metamorfosi, Fasti, Tristezze, Lettere dal Ponto.