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Colore senza nome

Colore senza nome


pp. 164 con 16 pp. di inserto fotografico a col., 1° ed.
978-88-317-8853-3

"Anche il Blank è un colore? Il Blank è un colore della mente. La mente ha un colore che non riusciamo mai a vedere perché cè sempre qualche altro colore che passa per la mente e si sovrappone al nostro sguardo" Italo Calvino, 1985

L’autore suggerisce una navigazione tra le tecniche del sottrarsi e del mostrarsi dell’opera darte: dal buio delle immagini che svilupperanno il loro senso possibile nel tempo, al "galleggiamento" nei colori e all’artista arlecchino o buffone, dalla cecità di fronte al colore, alla ricerca cromatica messa in atto dalle nuove arti visive, per finire con i colori supplementari, che nascono nella nostra mente. Il colore, dunque, ci parla di come è e di come potrebbe essere fatta l’arte, anche se essa non ha ancora un nome, ed è questo che ci permette di cercarla in forme disperse, come un’eco visibile. Arte che per durare deve inizialmente consegnarsi all’oblio: condizione necessaria per essere scoperta come tale.E dunque esistere.

Manlio Brusatin (1943) insegna alla facoltà del Design del Politecnico di Milano e alla facoltà di Architettura di Alghero. Ha collaborato a varie Biennali di Venezia delle arti, dell’architettura e del teatro e ha esperienza internazionale sul tema del colore, argomento sul quale ha tenuto lezioni, conferenze, seminari in musei e università italiani e stranieri. Fra le sue numerose pubblicazioni la trilogia storico-critica sulle arti Storia dei colori (Torino 1983, 22 edizioni), Storia delle linee (Torino 2001, 5 edizioni), Storia delle immagini (Torino 2002, 5 edizioni).

Autore

 (1943) è storico delle arti e architetto. Vive ad Asolo. Ha insegnato nelle università di Venezia, Milano e Sassari. Ha fatto parte della direzione della «Gola», primo periodico sul cibo e sul gusto. Si occupa di tecniche della visione e della rappresentazione come colori, linee, immagini e design. I suoi libri sul colore (tra cui Storia dei colori, più di 20 edizioni e ristampe) hanno avuto un riscontro internazionale e sono stati tradotti, oltre che nelle maggiori lingue europee, in coreano e in arabo. Per Marsilio ha pubblicato Colore senza nome (2006), Verde (2013) e Stile sobrio (2016).