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Le tre vie

Le tre vie

Soluzioni sovrumane in terra indiana
a cura di

, 1° ed.
978-88-317-8583-9

In questo libro del 1995 Elémire Zolla tratteggia i cammini maggiori nei quali la sapienza indiana ha cementato le modalità di accesso a esperienze interiori di vetta, sia all’ombra della tradizione ortodossa che al di fuori di essa. Accade nella via scandalosa del Tantra, che addestra l’adepto a suscitare ritualmente śakti, l’energia dormiente. Ma anche nel solco brahmanico l’iniziando è chiamato a pratiche estreme, quella del discernimento impassibile della non-dualità nella via della conoscenza (jñāna) e dell’ardore traboccante nella via del cuore (bhakti). Nonostante l’ampia diversificazione nel contesto sia erudito che popolare, i tre sentieri puntano all’affondo nell’esperienza metafisica in un’ininterrotta continuità dalla tradizione vedica arcaica attraverso il Vedānta non duale (advaita), i sistemi sām․khya e yoga, le gnosi śivaita, vişņuita e buddhista, migrata quest’ultima in Tibet e a oriente in Cina e Giappone. I capitoli sui legami tra l’India tantrica e le altre nazioni dell’Asia, sulla parentela di medicina e alchimia e sul combattimento meditativo di origine monastica completano un libro tra i più densi, impavidi e provocatori del lascito intellettuale zolliano. 

 

Autore

(1926-2002), grande intellettuale tra i più controversi e meno compresi del secondo Novecento, fondatore della rivista erudita «Conoscenza religiosa» (1969-1983), accademico e autore di fama internazionale, ha scandagliato i modelli mentali vincenti e perdenti che hanno improntato le visioni del mondo in Occidente, Oriente e nei mondi indigeni. Gli scritti polifonici di Elémire Zolla, considerato uno dei massimi conoscitori mondiali delle filosofie di Oriente e Occidente e delle rispettive tradizioni esoteriche, sono raccolti nell’Opera omnia a cura di Grazia Marchianò, autrice della biografia intellettuale dello scrittore Il conoscitore di segreti (2012), che tratteggia un vasto affresco della condizione umana scrutata egualmente nel limite e nell’illimitato. Il lascito zolliano è stato rivisitato nel convegno internazionale promosso nel ventennale della morte dall’Accademia Vivarium Novum, Villa Falconieri, Frascati, donataria dell’ingente biblioteca erudita e dell’archivio dello scrittore.
 
 
Titoli pubblicati: I letterati e lo sciamano (2012), Uscite dal mondo (2012), Filosofia perenne e mente naturale (2013), Lo stupore infantile (2014), Il serpente di bronzo. Scritti antesignani di critica sociale (2015), Archetipi. Aure. Verità segrete. Dioniso errante. Tutto ciò che conosciamo ignorandolo (20203), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (20203), Le tre vie. Soluzioni sovrumane in terra indiana (2019), Le potenze dell’anima. Vie alla riforma interiore dal disincanto al risveglio (2020), Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale (2021), L’umana nostalgia della completezza. L’Androgino e altri testi ritrovati (2022). In queste stesse edizioni: Le porte regali. Saggio sull’icona di Pavel A. Florenskij, tradotto e curato da Zolla, postfazione di G. Marchianò (2018), L’amante invisibile. L’erotica sciamanica nelle religioni, nella letteratura e nella legittimazione politica, nota al testo di G. Marchianò (20194).