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La città scomparsa

La città scomparsa

978-88-317-6908-2

Varsavia opsitava la comunità ebraica più numeorsa d'europa…Mazor ne racconta la storia, le contraddizioni, l'operosità citando nomi, fatti, dibattiti, confronti ma soprattutto mostrando la forza di vita che il ghetto, anche nelle sue ore più tragiche, sapeva esprimere… Frediano Sessi

"Mazor è risucito a trovare un accordo tra memoria e storiografia, ha ricostruito il "clima morale". La vicenda degli ebrei partigiani del ghetto di Varsavia, archetipo di un modello di ribellione, rivive in queste bellissime pagine" Alberto Cavaglion

Michele Mazor nacque a Kiev da famiglia ebraica. Diventato avvocato come il padre, lasciò la Russia negli anni della guerra civile e si stabilì a Varsavia. Catturato nel corso di un rastrellamento e destinato al campo di concentramento di Treblinka alla fine del 1942 Mazor riuscì a fuggire dal carro bestiame in cui era stato rinchiuso e, ritornato a Varsavia, sopravvisse sotto falso nome. Alla fine della guerra si trasferì a Parigi.

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nacque a Kiev da famiglia ebraica. Diventato avvocato come il padre, lasciò la Russia negli anni della guerra civile e si stabilì a Varsavia. Catturato nel corso di un rastrellamento e destinato al campo di concentramento di Treblinka alla fine del 1942 Mazor riuscì a fuggire dal carro bestiame in cui era stato rinchiuso e, ritornato a Varsavia, sopravvisse sotto falso nome. Alla fine della guerra si trasferì a Parigi.