Piero Melograni , docente universitario, storico e saggista. Iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1946, ne uscì con altre cento persone, tutti firmatari del Manifesto dei 101, in aperta polemica contro le decisioni della dirigenza comunista italiana verso la repressione sovietica in Ungheria nel 1956. Allontanatosi spontaneamente dalla politica, ne rientrò nel 1995 prendendo parte alla Convenzione Liberale del radicale Marco Taradash, fino ad essere eletto deputato alla Camera nel 1996 come indipendente. Tra i suoi libri:
Storia politica della grande guerra. 1915-1918 (Laterza 1969);
Gli industriali e Mussolini (Longanesi 1972);
Saggio sui potenti (Laterza 1977);
Rapporti segreti della polizia fascista (Laterza 1979);
Fascismo, comunismo e rivoluzione industriale (Laterza 1984);
Il mito della rivoluzione mondiale (Laterza 1985);
Guida alla tesi di laurea (Rizzoli 1993);
Dieci perché sulla repubblica (Rizzoli 1994);
La modernità e i suoi nemici (Mondadori 1996);
Wam (Laterza 2003);
La Guerra degli italiani 1940-1945 (Istituto Luce 2004);
Le bugie della storia (Mondadori 2006);
Toscanini (Mondadori 2007);
La storia della Seconda Guerra Mondiale (con Pelloni e Fasanotti; Raitrade 2009).