Le anguille di Leonardo

Le anguille di Leonardo


pp. 392, 1° ed.
9788829792283
Perché nel Cenacolo Leonardo ha dipinto dei piatti di anguille, cibo proibito dalle leggi suntuarie ebraiche? Alla curiosità di scoprire perché un artista tanto attento ai dettagli abbia compiuto una scelta simile, l’autore risponde invitando il lettore a un viaggio ricco di sorprese che ha come punto di partenza la riscoperta e la legittimazione del piacere operata dagli umanisti fiorentini nel Quattrocento sulla base di rigorose letture dei classici: la gola, capostipite dei sette vizi capitali, diventa un’occasione propizia per rendere grazie a Dio. Considerazioni gastronomiche, aneddoti divertenti, rilievi conviviali, indagini sociali, frammenti di storia della chiesa si intrecciano nel volume con la tormentata storia del Cenacolo leonardiano, di cui si narrano la lunga gestazione, i numerosi tentativi di restauro, le visite illustri, le catastrofi di cui fu vittima.

Autore

, poeta, saggista e traduttore, è nato a Milano nel 1940 e vive a Milano e a New York. Ha insegnato letteratura italiana moderna e contemporanea alla New York University e alla University of California di Los Angeles. Ha tradotto libri di autori americani tra cui Herman Melville, William C. Williams, James Baldwin, Kurt Vonnegut, Gertrude Stein e di numerosi poeti contemporanei.
Come critico, si è occupato di Futurismo, di letteratura d’avanguardia, di poesia medievale e contemporanea. Ha curato molte antologie bilingui di poesia italiana e americana, tra cui la mastodontica Those Who from afar Look like Flies (University of Toronto Press 2016). Cefalonia e altre poesie, uscita nel 2005, è stata ripubblicata da Marsilio nel 2013. Tutte le sue poesie sono raccolte in un Oscar Mondadori a cura di Giuseppe Cavatorta (2016).