Le ombre

Le ombre


pp. 160, 1° ed.
9788829720880
Don Ciccio è morto e uno dei suoi figli, Salvo, si prepara a prenderne il posto a capo della famiglia criminale che da anni vive al Nord in soggiorno obbligato. A rafforzare le ambizioni del presunto erede contribuisce l’ammirazione che gli riserva Agata, l’anima buona venuta dal paese per vegliare sull’agonia di Don Ciccio. Seduttiva e materna, Agata è anche l’ultima persona di cui Salvo ha sentito la voce dopo l’agguato che gli è stato teso mentre accompagnava la salma del padre nel viaggio verso Sud. Salvo è sopravvissuto all’aggressione, ma il suo corpo è orribilmente ustionato. L’unica speranza di guarigione è rappresentata dall’unguento della misteriosa Santabella, che pratica le sue arti di curatrice e fattucchiera in un casolare arroccato tra le pietre e gli ulivi. Qui, nel buio di una stanza dalla quale non è permesso uscire, Salvo consuma una convalescenza visitata dall’apparizione ossessiva di «ombre» senza identità che ripetono il suo nome in tono minaccioso e canzonatorio. Riprendendo anche personaggi e situazioni del fortunato "Lo spregio", Alessandro Zaccuri mette al centro del suo nuovo romanzo l’illusione e la maledizione del potere, in una parabola contemporanea di grande forza espressiva, sul cui sfondo si intravede l’omaggio ai classici della tradizione tragica.

Autore

 è nato a La Spezia nel 1963, vive a Milano ed è direttore della comunicazione per l’Università Cattolica. Narratore e saggista, collabora al quotidiano Avvenire. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo Lo spregio (Marsilio 2016, premio Comisso e premio Mondello Giovani), Nel nome (NNE 2019, premio Palmi) e La quercia di Bruegel (Aboca 2021, premio La Cava). Nel 2022, sempre per Marsilio, è uscito Poco a me stesso, romanzo che prosegue l’opera di reinvenzione dell’Ottocento italiano intrapresa con Il signor figlio e che si è aggiudicato i premi Elba-Raffaello Brignetti e Boccaccio. Con Il signor figlio ha vinto il premio Selezione Campiello 2007.