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Architetture dell'abitare

Architetture dell'abitare


pp. 264, 1° ed.
9791254631041
Attraversare il percorso professionale di Andrea Bonizzi è come sfogliare un racconto, una storia romantica e avvolgente dell’abitare dove lo spazio, la luce e i materiali, ma anche le opere d’arte e le collezioni, l’interior, sono i protagonisti. Progettista che sembra ricalcare quella figura di architetto politecnico, come piaceva essere ai maestri lombardi d’antan, capace di guardare alla Storia, alla Tradizione, alla Tecnica, ai Materiali, all’Artigianato, all’Arte, alla Botanica.  L’affascinante percorso documentato in questo volume, all’interno di una selezione di edifici realizzati negli ultimi vent’anni da Andrea Bonizzi, su incarico di una committenza colta e raffinata, riecheggia le parole scritte da Alberto Savinio nel suo bellissimo libro Ascolto il tuo cuore, città (1944): «Sulla facciata degli edifici [e a maggior ragione negli arredamenti e negli interni] non è scritta soltanto la data della loro nascita, ma sono scritti pure gli umori, i costumi, i pensieri più segreti del loro tempo». Negli spazi illustrati, che vanno da Milano a Londra, dalla Liguria alla Sardegna, dall’Engadina all’Estremadura, il disegno dello spazio compenetrato al disegno dell’oggetto, ci danno il senso e «il valore tra scambio e segno» che il nuovo millennio ha prefigurato all’architettura d’interni.

Autore

. La passione e il talento di Andrea Bonizzi per il disegno, l’architettura e i giardini si realizza alla fine degli anni Ottanta quando, presso il Politecnico di Milano, consegue la laurea a pieni voti con una tesi sulla storia dell’architettura dei giardini di Milano. Ai primi anni di apprendistato presso lo studio dell’architetto milanese Francesco Gnecchi Ruscone, affianca l’incarico di Assistente al corso di Architettura dei giardini di Renata Rippa, tra le prime architette italiane a occuparsi di progettazione del verde e del paesaggio quando ancora questa disciplina non godeva il giusto riconoscimento. A metà degli anni Novanta fonda lo Studio BBarch con l’amico e collega Niccolò Belloni. Insieme parteciperanno a vari concorsi metropolitani, tra cui quelli per la riqualificazione e valorizzazione di alcune piazze cittadine, e realizzeranno i primi progetti commissionati direttamente. Verso la fine degli anni Novanta arrivano i primi incarichi all’estero, un appartamento a New York, appartamenti e uffici a Londra, una villa in Costa Brava (Spagna), oltre alle residenze in località turistiche, in Liguria (Santa Margherita e Portofino), Valle d’Aosta (Courmayeur), e Toscana (San Casciano). Nel 2000 fonda lo Studio Bonizzi Associati in una nuova sede, sempre a Milano, con l’obiettivo di offrire una consulenza più ampia di supporto all’attività professionale in forte crescita. Aumentano gli incarichi all’estero, in particolare le case di montagna in Engadina (Svizzera). Sono ristrutturazioni di interni di appartamenti disegnati con grande rispetto e sensibilità per le preesistenze, ma anche incarichi di progettazione ex novo di chalet inseriti in contesti naturali ai margini dei centri abitati della valle. Si susseguono in parallelo le numerose ristrutturazioni di appartamenti nel capoluogo lombardo, che hanno come tema progettuale, tra gli altri, la costruzione degli spazi in funzione della valorizzazione delle collezioni di oggetti e opere d’arte dei committenti. Ad oggi Andrea Bonizzi ha realizzato oltre 200 progetti, e lo Studio Bonizzi Associati continua a occuparsi di progettazione architettonica soprattutto nell’ambito di case private. È rinomato sia in Italia che all’estero per la qualità dei progetti realizzati e per la loro grande attenzione alle necessità dell’abitare. L’architetto si è spento a Milano il 7 dicembre 2022.