Virgilio «Mantova mi generò, mi portò via la terra di Calabria; / ora è Napoli ad avermi; il mio canto / lo dedicai ai pascoli, ai campi, ai condottieri». Il famoso epitafio - che lo stesso Virgilio avrebbe dettato - rispecchia la sua biografia, assai povera di avvenimenti esteriori, quasi del tutto identificabile con le fasi della sua produzione poetica.
Nasce nel 70 a.C. nel villaggio di Andes presso Mantova, compie gli studi a Cremona, Milano, Roma e Napoli. Nel 42 a.C. inizia la composizione delle
Bucoliche, nel 37 delle
Georgiche. Nel 29 infine si accinge a comporre l’
Eneide, il poema destinato a celebrare, dalla distanza del mito, la figura di Augusto attraverso le gesta del progenitore troiano della casa Giulia. Il lavoro di stesura durerà un decennio, fino alla morte del poeta, avvenuta a Brindisi il 21 settembre del 19 a.C. Viene sepolto a Napoli, nella città molto amata dei suoi studi giovanili.
Ovidio nasce a Sulmona nel 43 a.C. Compie la sua educazione a Roma dove frequenta il circolo letterario di Valerio Messalla Corvino, ed è amico di Properzio e di Orazio. Nell’8 d.C. è esiliato, per decreto di Augusto, a Tomi, sul Mar Nero: misteriose e mai chiarite restano le cause di questa durissima pena. Muore a Tomi nel 17 d.C. Ha scritto i poemi:
Amori,
Eroidi,
Arte d’amare,
Rimedi contro l’amore,
I cosmetici delle donne,
Metamorfosi,
Fasti,
Tristezze,
Lettere dal Ponto.