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"Qui la meta è partire"

"Qui la meta è partire"

Scritture di viaggio e sguardi di lontano nel Novecento italiano

pp. 160, 1° ed.
978-88-317-1409-9
I capitoli di questo libro propongono un percorso focalizzato principalmente su una delle 'figure' essenziali della lontananza: lo sguardo, indagato nei suoi rapporti con la costruzione della narrazione. Se il viaggio mette subito in gioco le categorie dello spazio e del tempo, lo sguardo determina una soglia che è insieme un limite e una potenzialità, la parola apre la strada a un visibile che è solo letterario, oltre la vista, appunto. Partendo dall'analisi di alcune opere della modernità letteraria italiana, l'indagine di De Marco punta al «visibile» dell'essenza, della coscienza e del pensiero attraverso la parola, a «leggere l'invisibile nel visibile». «Vedere» diventa allora sinonimo di «conoscere», anche in senso metafisico. Lo studioso ha scandagliato le coordinate utili per orientarsi su alcune specifiche rotte della 'geografia letteraria', così scandita: La rosa di Pesto e il Viaggetto in Etruria di G. Ungaretti; Le meraviglie d'Italia di C. E. Gadda; il Viaggio in Italia di G. Piovene; Le città del mondo di E. Vittorini. Ne discende che l'iter di ogni singolo autore attiva figurazioni sorrette e nutrite dall'idea di un «infinito viaggiare» verso una Terra promessa sempre anelata e mai attingibile. Ogni approdo diviene, così, punto di partenza per una nuova mèta in una dialettica incessante tra sosta e movimento.

Autore

(Omignano Scalo - sa) ha orientato i suoi interessi di studi prevalentemente su Dante, sulla letteratura italiana del Cinquecento, del Novecento e sulla letteratura comparata, con specifico riguardo all'indagine tematico-imagologica, privilegiando l'analisi testuale. Ha collaborato e collabora con riviste specializzate nazionali ed internazionali («Studi Danteschi», «Studi Novecenteschi», «Filologia & Critica», «Chroniques Italiennes», «Annali d'Italianistica», «Strumenti Critici», ecc.). Tra le sue ultime pubblicazioni si segnalano: Caproni poeta dell'antagonismo e altre occasioni esegetiche novecentesche (Il Melangolo 2004); Le icone della lontananza. Carte di esilio e viaggi di carta (Salerno Editrice 20092); Il sorriso di Palinuro. Il visibile parlare nell'invisibile viaggiare di Ungaretti (Studium 2010).