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Jun Ishikawa

Jun Ishikawa (1899-1987) acquista fama nei primi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale con alcuni racconti che, pur mantenendo un voluto legame con la realtà contemporanea, si caratterizzano per il ricorso al simbolismo e a situazioni paradossali.
Spesso avvicinato a scrittori come Dazai Osamu o Sakaguchi Ango per il suo messaggio anarchico, iconoclasta, contraddittorio nei confronti del sistema, Ishikawa usa tuttavia il proprio anticonformismo soprattutto nel campo delle scelte letterarie, privilegiando, al di là di ogni considerazione di ordine esistenziale o politico, la ricerca continua di nuove forme di scrittura. Questo percorso investe sia il linguaggio sperimentato volta per volta sia l’argomento dei suoi racconti e l’approccio al materiale narrativo, dove uno degli elementi più costanti resta l’uso di analogie, riferimenti e allusioni intrecciati allo svolgimento originale della storia. Autore di una ventina di romanzi, ha dato il meglio di sé in alcuni racconti brevi o di media lunghezza, come I demoni guerrieri, situati in un passato storico dove si intrecciano in un continuo e dinamico confronto forze opposte ugualmente potenti, demoni e divinità, artisti e guerrieri, saggi buddhisti e forze del male

I libri di Jun Ishikawa