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Bartolomeo Gamba

Bartolomeo Gamba(1766-1841), editore e bibliografo, si occupò anche di censura dei libri. Dal 1812 fu ispettore generale alle stampe per il napoleonico Regno d’Italia e dal 1815 al 1824 svolse un incarico analogo sotto la seconda dominazione austriaca. Una storia molto personale si intreccia con la più grande storia, in un difficile momento di transizione per Venezia: il trapasso dall’antico regime a un nuovo ordine di cose. Il tutto visto attraverso il mondo dei libri. Gamba amò i libri fin da ragazzo e in qualità di capo censore produsse una serie di scritture ufficiali che lasciano intuire una competenza e una visione delle cose che va ben oltre la sua carica di alto funzionario. Si pubblicano per la prima volta nove di queste scritture e 25 fogli di censura. Le parole di Gamba ci guidano così in un percorso ideale: dalle condizioni materiali della stampa veneziana all’esplorazione del sistema censorio austriaco fino al lavoro quotidiano all’ufficio di Censura. Con lucidità e passione, nei limiti angusti concessi dall’autorità, Gamba tenta di prendersi cura della stampa veneziana nel momento del suo declino, quando altri centri editoriali, dopo secoli di egemonia veneziana, stavano avendo il sopravvento.