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Ricchezza, valore, proprietà  in età preindustriale

Ricchezza, valore, proprietà in età preindustriale

1400-1850

pp. 480, 1° ed.
978-88-317-9806-8
La proprietà, in particolare quella immobiliare e fondiaria, è un tema su cui la storiografia economica italiana ed europea si sono cimentate a fondo producendo un considerevole accumulo di conoscenze sulla dimensione dei patrimoni e sulla distribuzione dei beni fondiari tra il tardo Medioevo e la fine dell’Età moderna.
Negli ultimi decenni, però, tale filone di ricerca, se non del tutto scomparso, si è certamente ridimensionato. Scopo di questo libro, frutto del lavoro congiunto di un gruppo di giovani studiosi italiani ed europei, è rinnovare un campo di studio dalla tradizione antica e nobile, ponendo nuove questioni e proponendo nuove metodologie e nuovi obiettivi per l’indagine storica.
La proprietà, così, viene letta in quanto componente della ricchezza complessiva, ed alla luce dei complessi meccanismi che consentono di attribuire un valore misurabile ai beni. L’analisi della proprietà e della ricchezza consente di affrontare la questione dei processi di concentrazione e distribuzione dei beni nel tempo, e per questa via offre uno sguardo sulla disuguaglianza economica nelle società pre-industriali. In questa prospettiva, e considerato che la gran parte di ciò che sappiamo sulla questione è relativo all’Età contemporanea, il volume offre un contributo originale allo studio della ricchezza collettiva ed individuale e della disuguaglianza nel passato.
Le dinamiche di lungo e lunghissimo periodo della disuguaglianza economica, lette attraverso la lente dell’alternarsi di fasi di crescita e di crisi, sono un campo in cui la storia economica ha molto da offrire anche per la comprensione del presente: specialmente considerato che la crisi economica in corso va concentrando l’attenzione sugli squilibri distributivi accumulatisi negli ultimi anni.