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Un anno senza canzoni

Un anno senza canzoni


pp. 112, 1° ed.
978-88-317-9737-5
Inizia il millennio e il giorno di ferragosto, la ragazzina Giulietta comincia a scrivere il suo diario: è a Milano da sola e per vincere la malinconia, il senso di abbandono, l’assenza di amici e parenti ripercorre l’itinerario della sua adolescenza: l’infanzia felice, i cambiamenti di casa e città, la separazione dei genitori, l’approdo a Milano proprio quando è ormai diventata un po’ grande. Nel vuoto della città estiva l’isolamento nel quale è finita si rivela più duro e pesante, come se fosse impossibile uscirne, i modi nei quali durante l’anno aveva cercato di evadere, se già allora erano stati deludenti, ora si rivelano persino impossibili.
Per cercare compagnia una ragazza può sempre mostrarsi disponibile a far l’amore coi ragazzi o anche con uomini più grandi e maturi: il sesso, in fondo, è un modo di stare con gli altri, di condividere sensazioni ed esperienze. Francesca Duranti ha scelto di calarsi nei panni di una sedicenne dell’anno 2001 e di restituirci le sue ansie e i problemi che la fanno disperare, ha provato a scavare nelle ragioni di un male di vivere che ha radici nella crisi tormentata della famiglia e della scuola, nell’inutilità di genitori incapaci di crescere, per paura di confrontarsi con il terribile desiderio di farla finita, con la sofferenza che appare senza scampo. Il mistero del mal di vivere di un’adolescente trova in questo racconto le parole che lasciano intravvedere se non il senso le ragioni di tanta disperazione, racconta, insomma, una storia di assoluta infelicità con accenti completamente e perfettamente comici.

Autore

è nata a Genova e vive tra la campagna lucchese e New York. Scrittrice di successo, è autrice dei romanzi La bambina (1976 e 1985), Piazza mia bella piazza (1978), e si è affermata in Italia e nel mondo con La casa sul lago della luna (1984). Ha pubblicato ancora Lieto fine (1987), Effetti personali (1988), Ultima stesura (1991), Progetto Burlamacchi (1994), Sogni mancini (1996) e, con Marsilio, Il comune senso delle proporzioni (2000),
L’ultimo viaggio della Canaria (2003) e Come quando fuori piove (2006). Tra gli altri, ha vinto i premi Bagutta, Martina Franca, Basilicata, Super Campiello, Città di Milano, Hemingway, Rapallo, Castiglioncello, Selezione Bancarella e inoltre, in Francia, il Prix des lectrices de «Elle» (Rouen). I suoi romanzi sono stati tradotti in diciotto lingue.