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Gli affreschi nelle ville venete. Il Cinquecento

Gli affreschi nelle ville venete. Il Cinquecento


pp. 620 con 937 ill a col e b/n, 1° ed.
978-88-317-9694-1

Il fenomeno della “civiltà di villa” al tempo della Serenissima ha dato origine a una straordinaria fioritura di imprese decorative negli edifici sorti nello ‘Stato da terra’. Dal tempo dei pionieristici cataloghi di Giuseppe Mazzotti (1954) e Luciana Crosato (1962) non si intraprendeva un’opera sistematica di studio degli affreschi cinquecenteschi conservati nelle ville del Veneto e del Friuli. La ricerca, promossa dall’Istituto Regionale per le Ville Venete e curata dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, prende avvio da una nuova indagine ricognitiva: un’esplorazione capillare che ha fatto venire alla luce, accanto ad apparati decorativi inediti o negletti, anche aspetti nascosti o trascurati di opere conosciute. A integrazione e arricchimento del materiale fotografico d’archivio, sono state realizzate apposite campagne fotografi che, che rendono in buona parte inedito il corredo illustrativo del volume.
Il primo dei quattro tomi della collana Gli affreschi nelle ville venete, dedicato al Cinquecento, presenta in apertura una sezione sui secoli xiv e xv, investigati con due saggi monografici, a introdurre il lettore nella grande stagione della decorazione ad affresco in villa nel ‘secolo d’oro’ di Veronese e Zelotti.

Giuseppe Pavanello direttore dell’Istituto di Storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e socio dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, presso il quale organizza le «Settimane di Storia dell’arte veneta», promosse in collaborazione con l’École du Louvre di Parigi cura, con Francesco Valcanover, la collana «Studi di Arte Veneta». Fa parte del Comitato per l’Edizione Nazionale delle Opere di Antonio Canova, dell’Istituto di ricerca su Canova.

Vincenzo Mancini, laureatosi e specializzatosi nell’Università degli Studi di Padova in Storia dell’Arte Moderna, ha insegnato presso quell’Ateneo e presso l’Università di Udine. I suoi interessi scientifici si sono orientati inizialmente allo studio della pittura veneta del Cinquecento, e in particolare su alcune figure di artisti meno considerate dalla critica operanti a Venezia e a Padova, cui ha dedicato diversi saggi. E’ autore di testi monografici su Lambert Sustris (1993) e Polidoro da Lanciano (2001). Nel 1988 è stato tra i curatori di un volume sul convento di San Salvador vincitore nel 1989 del premio nazionale "Galileo Galilei". Da tempo ha incominciato a interessarsi della cosiddetta "civiltà delle ville venete”, producendo studi sugli aspetti artistici in alcuni insediamenti residenziali sconosciti o poco valorizzati. Da alcuni anni i suoi interessi si sono estesi allo studio del collezionismo al tempo della Serenissima, della pittura del Seicento e della grafica. Dal 2005 collabora con la Fondazione Giorgio Cini, dove segue la catalogazione scientifica delle raccolte di grafica e partecipa alla cura degli eventi culturali più importanti, tra i quali il progetto di catalogazione degli affreschi nelle ville venete.