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L'immagine di Lepanto

L'immagine di Lepanto

La celebrazione della vittoria nella letteratura e nell'arte veneziana

pp. 240 con 42 ill. a col. f.t., 1° ed.
978-88-317-9490-9
Fu una svolta epocale o una semplice battuta d'arresto nell'espansione dei turchi? Sulla battaglia di Lepanto gli storici discutono ancora, ma una cosa è certa: la gestione della sua immagine fu per Venezia un evento di grande rilievo. 
Feste di folla, processioni civili e religiose, opere d'arte e testi letterari celebrarono la gloriosa vittoria. Alla costruzione di un mito collettivo concorsero da subito il sontuoso pennello di Veronese e il bulino dell'incisore popolare, i versi levigati di Celio Magno e le satire in dialetto, gli edifici pubblici e le cappelle private.
Su tutto, lo sguardo vigile del Palazzo, pronto a glorificare i martiri della Serenissima ma attento anche a sorvegliare il messaggio politico e a prevenire il culto della personalità per gli eroi vittoriosi; disposto a esaltare la Lega stretta dal Leone di San Marco con il papa e il re di Spagna, ma anche con sapiente regia a giustificare la pace stipulata poi con il Sultano, bollata dagli alleati come tradimento. Una giravolta anche iconologica, per cui Venezia guerriera divenne la Donna giusta, forte ma pacifica, mentre alla demonizzazione del nemico subentrò perfino la pietas per il vinto. E non mancarono conseguenze in cielo, visto che il merito della vittoria passò dalla cattolica-romana Madonna del Rosario alla veneta santa Giustina.
Appoggiandosi ai documenti, questo libro esplora la vicenda del mito lepantino nella civiltà veneziana del Cinquecento, e guida in un percorso tra opere minori e grandi capolavori non privo di sorprese.

Autore

(Brescia 1977) si è laureata a Pavia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Critica, teoria e storia della letteratura e delle arti alla Cattolica di Milano, ed è ora assegnista all'Università di Verona. Ha pubblicato il carteggio fra Antonio Pizzuto e Vanni Sceiwiller (Le carte fatate, Libri Scheiwiller 2005), le Lettere e scritti di Camillo Togni sulla musica del Novecento (Fondazione Cini-Olschki 2006) e il catalogo dei Libri d'artista di Vanni Scheiwiller (Mart 2007), oltre a studi in rivista su Leopardi, Carducci, Giotti, Quasimodo, Pomilio, Sereni.