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Il castello di Otranto

Il castello di Otranto

a cura di
1° ed.
978-88-317-9384-1

Un despota lussurioso e malvagio di shakespeariana memoria, una fanciulla indifesa e ansiosamente in fuga in lugubri sotterranei, un giovane, generoso e integerrimo paladino dei più deboli: su questi tre personaggi dal forte spessore archetipico, consolidati da una lunga tradizione letteraria e ritratti sullo sfondo di un fantasioso principato italiano nei cupi anni del Medioevo, Walpole dà vita nel 1764 al nuovo genere letterario del gotico e del roman noir, mirando a fondere, al di sotto delle apparizioni spettrali e degli accadimenti soprannaturali, delle sinistre profezie e delle miracolose rivelazioni, le istanze degli antichi racconti romanzeschi con la verosimiglianza e la plausibilità psicologica del ben più giovane romanzo realistico. Il castello di Otranto costituisce dunque una tappa fondamentale della storia del romanzo europeo e affascina il lettore grazie alla suspense di un impeccabile meccanismo narrativo, al rapido alternarsi del tragico e del comico, al gioco tutto settecentesco della teatralità e della contraffazione che stempera nell’ironia e nel disincanto le cupe atmosfere e le grottesche iperboli del “gotico”.
 

 

Autore

(1717 - 1797), figlio dell'influente primo ministro Robert Walpole e quarto conte di Orford, fu una figura di spicco all'interno della società letteraria inglese del XVIII secolo. Raffinato collezionista di oggetti antichi e curiosi, prolifico memorialista e instancabile corrispondente epistolare con numerose personalità della sua epoca, occupa un posto di primo piano nella storia del gusto del gotico, di cui si fece promotore nel campo dell'architettura e dell'arredamento con la costruzione del castelletto di Strawberry Hill e in quello letterario con la pubblicazione nel 1764 del Castello di Otranto, indiscusso capostipite di un genere destinato a una lunga e sempre rinnovata fioritura.