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Pasolini e la morte

Pasolini e la morte

Un giallo puramente intellettuale

pp. 136, 2° ed.
978-88-317-8819-9

Pier Paolo Pasolini, aveva iniziato fin dal 1958 a concepire la totalità della sua opera come una "messa in scena" degli atti significativi della sua presenza nel mondo. Atti che, alla fine, sarebbero stati incrementati di senso da una Morte (la sua) dotata di una "funzione analoga a quella esercitata dal montaggio cinematografico". L’uccisione di Pasolini dunque - organizzata ritualmente da lui stesso, "regista martire per autodecisione" - è la "ripetizione" di quel "Mito di Morte-Rinascita" che è in realtà il "Rito Culturale" che egli pone a testimonianza finale del suo Manifesto per un Nuovo Teatro del 1968. Citando un verso del XXX Canto dell’Inferno in una poesia del 1964 intitolata Una disperata vitalità - un verso che recita "qual è colui che suo dannaggio sogna" - Pasolini manipola il verso in ben cinque edizioni, togliendo e rimettendo al loro posto le "tre" ultime parole (suo dannaggio sogna). Il tutto testimoniato da questa "proposizione" "Nessuno potrà dire di conoscermi veramente se non dopo che io sarò morto". Dal che si deduce che la Morte di Pasolini - con la scelta da parte sua di Tempo, Luogo e Liturgia, oltre che dell’Uso del linguaggio - è il dato fondante del suo discorso. Non è per caso, infatti, che egli si sia fatto uccidere a Ostia (= vittima sacrificale) in una domenica del 1975 che ha coinciso, con il 2 novembre, Giorno dei Morti.

Giuseppe Zigaina è nato nel 1924. Artista di fama internazionale, le sue opere figurano in molti musei d’Europa e d’America. Nel 1946 ha conosciuto Pasolini con cui ha stabilito profondi legami umani e artistici, collaborando tra l’altro a film come Teorema e Decameron. Nel 1992 ha curato la supervisione alla regia di Orgia per il Centro Andaluz del teatro di Siviglia.

Con Marsilio ha pubblicato Pasolini e la morte. Mito, alchimia e semantica del nulla lucente (1987), Pasolini tra enigma e profezia (1989), Pasolini e l’abiura (1994), Hostia. Trilogia della morte di Pier Paolo Pasolini (1995, ora in edizione tascabile), Pasolini. Un’idea di stile: uno stilo (1999), Pasolini e il suo nuovo teatro, "senza anteprime né prime né repliche" (2003) e i volumi di racconti Verso la laguna (1995) e Mio padre l’ariete (2001). Per il suo lavoro di ricerca su Pasolini, oltre che per la sua attività di pittore, è stato accolto nella Bayerische Akademie der Schönen Künsten di Monaco.

Autore

è nato nel 1924. Artista di fama internazionale, le sue opere figurano in molti musei d’Europa e d’America. Nel 1946 ha conosciuto Pasolini con cui ha stabilito profondi legami umani e artistici. Con Marsilio ha pubblicato oltre ai libri su Pasolini i volumi di racconti Verso la laguna (1995) e Mio padre l’ariete (2001).