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Il reverendo Jules

introduzione di , traduzione di
978-88-317-8193-0

Chi è Jules? Un prete della genia sadica o il martire di una società oppressiva e violenta compromessa da interessi sordidi? Un individuo spregevole, terrore delle famiglie, o uno spirito libero ma avvelenato da impulsi e desideri tremendi? In questo romanzo di Octave Mirbeau, oggi dimenticato forse perché "politicamente scorretto", che segnò invece una svolta nella narrativa di fine secolo, come nei romanzi del contemporaneo Conrad, è raccontata un’avventurosa indagine nella solitudine di una coscienza sconvolta dalla malattia moderna per eccellenza, la nevrosi. È l’incapacità di reprimere i propri desideri – più ancora forse che di soddisfarli – a minare dall’interno la condotta del personaggio, rendendola contraddittoria e incomprensibile. Soprattutto a trasformare la sua vita in un inferno e lui, come scrisse Maupassant, in un dannato.

Octave Mirbeau (1848-1917), giornalista e scrittore, reazionario e antisemita, anarchico e socialista, comunque sempre ferocemente antimilitarista, viene sfidato per ben dodici volte a duello per la violenza dei suoi articoli. All’epoca dell’Affaire Dreyfus (1896) ripudia il suo passato antisemita e si schiera con Zola.

Più volte tradotti e ristampati in Italia Il giardino dei supplizi e Diario di una cameriera, sconosciuti invece i suoi tre romanzi "autobiografici": Il calvario, Il reverendo Jules, Sébastien Roch. Tre capolavori che indagano negli abissi della coscienza umana, tutti e tre in uscita da Marsilio.

IDA PORFIDO insegna letteratura francese alla Facoltà di lingue dell’Università di Bari. Per la Letteratura universale Marsilio ha curato le Fiabe di Perrault (2002).

FRANCESCO FIORENTINO insegna letteratura francese alla Facoltà di lettere dell’Università di Bari. Per la Letteratura universale Marsilio ha curato le Massime di La Rochefoucauld (2000).

Autore

(1848-1917) fu ben presto ridimensionato se non addirittura dimenticato, al più hanno resistito in odore di scandalo Il giardino dei supplizi e Diario di una cameriera. In questi anni in Francia si è assistito a una vera e propria rivalutazione dello scrittore riscoprendone il pensiero e gli atteggiamenti aggressivamente libertari, dei quali i suoi romanzi autobiografici Il reverendo Jules (edito da Marsilio nel 2003), Il calvario (di prossima pubblicazione) e Sébastien Roch sono la più sconvolgente e nitida testimonianza.