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Fiabe

Fiabe

a cura di , introduzione di

pp. 192, 2° ed.
978-88-317-8023-0
Le favole che continuano a far sognare i bambini europei da più di tre secoli si sono installate nella coscienza culturale occidentale come un bene di tutti e di nessuno: un ricchissimo patrimonio collettivo, di cui ognuno può riappropriarsi raccontandolo a sua volta. Scritte alla fine del Seicento, sono cariche di ironia, intensità morale e vivacità psicologica. Perrault, con la sua prosa trasparente, cartesiana, elegante, continua a deliziare il lettore colto come quello ignaro, il professore come il bambino.

Autore

nasce a Parigi nel 1628 in una famiglia di magistrati. Letterato, architetto, uomo di fiducia di Colbert, disegna assieme al fratello Claude la facciata del Louvre. Accademico di Francia nel 1671, cade in disgrazia alla morte del suo protettore. A partire dal 1687 scatena la celebre querelle des anciens et des modernes, schierandosi decisamente dalla parte dei moderni e polemizzando con Boileau e Racine. Nel 1693 pubblica le favole in versi e nel 1697 quelle, più famose, in prosa. Muore a Parigi nel 1703.