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Gelosa di Majakovskij


pp. 300, rilegato
978-88-317-7997-5

 

Vita e morte di Vladimir Majakovskij raccontati come in un rapporto di polizia: gli anni del terrore,

degli idealismi, degli opportunismi, le crudeltà in forma d’amore, nella più grande fioritura artistica

del ’900, quando chiunque aveva una pistola in tasca e i poeti erano tutti armati

L’autore del "rapporto" è una spia innamorata, il gobbo Nikita, che sorveglia Majakovskij prima per conto della polizia segreta zarista, poi di quella sovietica. Il suo racconto si alterna alle testimonianze di Ljuda, sorella di Majakovskij, folgorata dal fascino del fratello, gelosissima di tutte le donne che gli si avvicinano, furibonda soprattutto con Lilj Brik, "la ladra che l’ha strappato alla famiglia". Nel corso della sua vita turbolenta, il "gigante" Majakovskij incontra Pasternak, la Cvetaeva, Lenin, ma soprattutto si confronta con Puÿskin, avanguardia dell’avanguardia, morto alla sua stessa età e come lui tradito dalle donne. E poi si scontra con il poeta contadino Sergej Esenin, il rivale, suicida a trent’anni, dopo l’ultima poesia scritta con il sangue, e (sono i tempi del dottor Zivago) anche il modello di Lara, Larisa Reisner, la dea ventenne che guidava gli eserciti. E molti altri, sino alla fine.

 Majakovskij lo sbruffone, il violento, il tenerissimo Majakovskij, la grande illusione della rivoluzione, gli anni disordinati in cui tutto fu possibile.

Barbara Alberti è scrittrice e con Marsilio ha esordito con Memorie malvage (1976) e Dispetti divini (1989). Altre sue opere sono uscite da Mondadori: Delirio, Vangelo secondo Maria, Donna di piacere, Buonanotte Angelo, Povera bambina, Parliamo d’amore; da Rizzoli Vocabolario dell’amore, e delle biografie fantastiche Gianna Nannini da Siena (Mondadori), Il promesso sposo da Sonzogno, La donna è un animale stravagante davvero da Frontiera. Su "Anna" settimanalmente risponde alle lettere dei lettori.

Autore

 è nata in Umbria, fra angeli e diavoli. È grata alla pessima educazione cattolica cui deve molta della sua ispirazione. I suoi personaggi – vecchi ingiudiziosi, bambini infernali, poeti futuristi, la Madonna giovinetta, il vecchio Tolstoj, puttane, santi – hanno tutti la stessa sfida, trovare la più invisibile delle felicità. Alcuni titoli: Memorie malvage, Dispetti divini, Gelosa di Majakovskij (tutti pubblicati da Marsilio), Delirio, Vangelo secondo Maria, Gianna Nannini da Siena, Buonanotte Angelo, Donna di piacere, Povera bambina, Il signore è servito, Il ritorno dei mariti, Riprendetevi la faccia (tutti pubblicati da Mondadori), Il promesso sposo (come un'autobiografia di Vittorio Sgarbi, Sonzogno), Sonata a Tolstoj (B.C. Dalai editore), Francesco e Chiara (Edizioni Dehoniane Bologna), Non mi vendere, mamma! (nottetempo). Il suo primo film come sceneggiatrice è Il portiere di notte di Liliana Cavani, gli ultimi Io sono l'amore di Luca Guadagnino e L'uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Casalinga e scrittrice, ha il callo della penna e quello della scopa.