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La Strada Gialla

traduzione di

pp. 192
978-88-317-7347-8

Nella Strada gialla, la strada dei commercianti di pellami nella Leopoldstadt, il quartiere ebraico di Vienna, il bene e il male vivono l’uno accanto all’altro. Veza Canetti ha descritto questa strada in modo conciso, intenso, ora con toni commoventi ora con mordace ironia. Sempre con parole che rimangono fortemente impresse nella memoria del lettore. Fino a quando non arrivarono i nazisti, nella Ferdinandstraße di Vienna abitavano per lo più ebrei. Quella via era nota perché vi lavoravano soprattutto commercianti di cuoio e pellami. Dentro e fuori dai negozi si accumulavano borse, valigie, articoli in pelle di tutti i tipi. La strada, allora, doveva essere tutta gialla.

"Se leggo La strada gialla mi viene in mente il modello reale di ognuna di loro, ma quelle persone io le avrei tutte dimenticate, se Veza non le avesse reinventate nel suo modo pungente e nervoso. Veza desiderava scrivere il "romanzo di una strada".Chi ha vissuto quell’epoca la ritroverà, in questo libro, come in nessun altro. Credo che La strada gialla non abbia solo valore di testimonianza. Ha la forza di bastare a se stessa. Tratta — di nascosto — dell’intangibilità dell’uomo anche quando più è minacciata." elias canetti

"L’esistenza può metterci di fronte ad esperienze talmente dolorose da rendere di fatto impossibile parlarne. E la letteratura, la buona letteratura, serve per l’appunto a questo" Franco Marcoaldi, la repubblica

"Le tartarughe ha vinto il Premio Farnesina Biblioteca Europea 2000. Ma il vero premio sarebbe vederlo letto nelle scuole, non solo per il suo carattere storico, ma per il suo valore dialettico ed esistenziale in difesa dell’umano" Paola Décina Lombardi, tutto libri. la stampa

Autore

(nata Venetia Taubner-Calderon) nacque a Vienna nel 1897 da un’antica famiglia sefardita. Sposò Elias Canetti nel 1934 e nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, emigrò col marito a Londra, dove morì nel 1963, quasi sicuramente suicida. Fu socialista impegnata, autrice di racconti, poesie, testi teatrali. Solo qualche anno prima di morire, Elias Canetti decise di far pubblicare quanto ancora rimaneva dopo l’"auto da fè" della moglie, che nel 1956. Distrusse molti dei suoi manoscritti. Nel 2000 Marsilio ha pubblicato Le tartarughe, edito per la prima volta in Germania nel 1999, dopo La strada gialla (1990), già tradotto anche negli Stati Uniti.