Woyzeck

a cura di , traduzione di

pp. 180, 6° ed.
978-88-317-7298-3

Georg Büchner nasce nel 1813 a Goddelau nel Granducato dell’Assia e muore, a soli 23 anni, nell’esilio a Zurigo. Dedica la sua breve ma intensa vita alla lotta rivoluzionaria contro l’ingiustizia sociale (vedi il libello Il messaggero dell’Assia), agli studi scientifico-filosofici e, apparentemente solo a tempo perso, all’attività letteraria. Il suo racconto Lenz e i drammi La morte di Danton, Leonce e Lena e Woyzeck saranno ignorati per decenni, per essere riconosciuti, solo dopo la loro tardiva scoperta, come pietre miliari della letteratura moderna."Colpa, innocenza, miseria, assassinio, smarrimento sono gli eventi. Ma se lo si legge oggi, ha la compostezza di un campo di grano e ci viene incontro come un canto popolare con il tormento dei cuori e il dolore universale. Quale potenza è penetrata in questo oscuro materiale umano e lo ha così cambiato e reso così affascinante fino a oggi? Qui si tocca il mistero dell’arte, della sua origine, della sua vita sotto le ali dei demoni". Con queste parole Gottfried Benn evoca il Woyzeck, uno dei testi più enigmatici e insieme più rivoluzionari della letteratura mondiale. Il celebre frammento, lasciatoci da Büchner e riconosciuto nella sua importanza solo settant’anni dopo la morte precoce dell’autore, viene qui proposto nella traduzione di Claudio Magris. Le note del curatore sono dedicate alla complessa problematica della ricostruzione filologica del testo e alle sue possibili interpretazioni. In appendice si riportano gli estratti più significativi delle perizie medico-legali sul caso dell’omicida Johann Christian Woyzeck che avevano ispirato la stesura dell’opera.

Claudio Magris (Trieste 1939), germanista e scrittore, è docente di letteratura tedesca all’Università di Trieste. Per la Letteratura universale Marsilio ha tradotto Medea di Franz Grillparzer (19982).

Hermann Dorowin insegna letteratura tedesca all’Università di Perugia. Per la Letteratura universale Marsilio ha curato Il principe di Homburg (20022) e Michael Kohlhaas (2003) di Heinrich von Kleist .

Autore

nasce nel 1813 a Goddelau nel Granducato dell’Assia e muore, a soli 23 anni, nell’esilio a Zurigo. Dedica la sua breve ma intensa vita alla lotta rivoluzionaria contro l’ingiustizia sociale (vedi il libello Il messaggero dell’Assia), agli studi scientifico-filosofici e, apparentemente solo a tempo perso, all’attività letteraria. Il suo racconto Lenz e i testi teatrali La morte di Danton, Leonce e Lena e Woyzeck saranno ignorati per decenni, per essere riconosciuti, solo dopo la loro tardiva scoperta, come pietre miliari della letteratura moderna.