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Poesie

a cura di , traduzione di
978-88-317-7296-9

Tutte le poesie del più suggestivo interprete dell’espressionismo tedesco

Georg Trakl (Salisburgo 1887-Galizia 1914) è una delle voci più alte della lirica tedesca moderna e ormai un vero classico del Novecento, che ha contribuito fortemente alla formazione di un linguaggio poetico moderno anche oltre l’orizzonte tedesco. Come pochi altri ha saputo dire il male e il dolore della sua breve esistenza, vissuto come parte viva di un male e di un dolore universale. Come pochi altri ha saputo raccontare in versi di rara qualità la materia bruciante di una vita segnata dalla droga e da una dolorosa passione per la sorella Grete. Come pochi altri ha conosciuto e patito tutte le tensioni e tutte le angosce del nuovo secolo diventando un testimone importante del lento ed estenuante tramonto del mondo austriaco. Come pochi altri è riuscito a raccontare la catastrofe di questo secolo, il calvario della prima guerra mondiale, l’agonia della civiltà. Questo volume presenta nella traduzione di Enrico De Angelis tutta l’opera poetica di Trakl la cui pubblicazione sia stata in qualche modo da lui approvata e autorizzata. Si tratta di una traduzione completamente nuova, che nasce da una profonda conoscenza di Trakl e della civiltà del decadentismo europeo, una traduzione che si basa su un approccio rigoroso al testo del quale si vuole restituire prima di tutto la complessità lessicale e metaforica. La cura, di Grazia Pulvirenti, tenendo conto per la prima volta delle più recenti acquisizioni dell’edizione critica in corso, fornisce al lettore italiano tutti gli strumenti necessari per capire questo eccezionale poeta del Novecento europeo.

Enrico De Angelis, studioso di Musil, George, Stifter e del decadentismo, è professore di letteratura tedesca all’Università di Pisa.

Grazia Pulvirenti insegna letteratura tedesca all’Università di Catania.

Autore

(Salisburgo 1887-Galizia 1914) è una delle voci più alte della lirica tedesca moderna e ormai un vero classico del Novecento, che ha contribuito fortemente alla formazione di un linguaggio poetico moderno anche oltre l’orizzonte tedesco. Come pochi altri ha saputo dire il male e il dolore della sua breve esistenza, vissuto come parte viva di un male e di un dolore universale. Come pochi altri ha saputo raccontare in versi di rara qualità la materia bruciante di una vita segnata dalla droga e da una dolorosa passione per la sorella Grete. Come pochi altri ha conosciuto e patito tutte le tensioni e tutte le angosce del nuovo secolo diventando un testimone importante del lento ed estenuante tramonto del mondo austriaco. Come pochi altri è riuscito a raccontare la catastrofe di questo secolo, il calvario della prima guerra mondiale, l’agonia della civiltà.