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Viaggio per nessun luogo


pp. 416
978-88-317-7010-1

Nell’ordine di una famiglia solidale e compatta, nella tranquillità di un benessere conquistato, nella monotonia del tran tran quotidiano, una donna felicemente sposata e madre di tre figli potrebbe dirsi appagata. Invece, come un tarlo maligno, nell’animo di lei si insinua la coscienza di un vuoto segreto, il rimpianto di un’altra vita perduta, la memoria di un amore trascorso. Quando apre la scatola dei ricordi riemergono, una dopo l’altra, le lettere dell’uomo che durante la sua adolescenza l’ha tormentata e desiderata, l’ha amata e inseguita, e che lei non si è decisa a seguire scegliendo una strada diversa. Indietro non si torna, ma come si fa ad andare avanti, quando il tormento per quel che non si è fatto è ossessione e la speranza che non tutto sia perduto non dà tregua? Scavando fino in fondo al suo animo di donna, Giovanna Querci Favini racconta la singolare storia di un amore che non muore.

Autore

è nata e vive a Firenze, dove lavora con un gruppo di ricerca presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'università. Collabora a diverse riviste filosofico-letterarie ed è autrice di alcuni radiodrammi (uno sarà prossimamente trasmesso dalla wdr, rete nazionale tedesca). Per la sua attività teatrale ha ricevuto dalla città di Firenze il «Fiorino d'oro». Ha scritto un saggio, Pirandello: l'inconsistenza dell'oggettività (Laterza), e ha pubblicato con Marsilio quattro romanzi: Lezioni di francese (1994, Premio Donna Città di Roma), La pazza (1996), Viaggio per nessun luogo (1998, finalista al Premio Chianti) e Prima che faccia buio (2005).