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Il grande romanzo americano

Il grande romanzo americano

978-88-317-6358-5
Una piccola Ford rossa, persa nella nebbia, i marinai di Colombo, gli indiani, gli emigranti, i pionieri e i rivoluzionari, che ha fortuna e chi no, donne desiderabili o piagate dalla malattia e dalla povertà si proiettano nel caleidoscopio dell'America, la protagonista affermata e inefferrabile de Il garnde romanzo americano. Per raccontare il proprio paese, coglierne la qualità, così come aveva fatto nel secolo precedente Walt Whtiman, William Carlos Williams accetta la sfida del mutiforme mondo del nuovo, scompigliando ogni ordine di luogo, tempo, parola, e ritagliando i contorni di oggetti e soggetti "trovati" nel flusso indistinto della storia, della vita, del linguaggio.
Pubblicato a Parigi nel 1923, questo non romanzo ambisce a realizzare l'epica novecentesca americana: è un classico del modernismo (tradotto per la prima volta in italaino) che affronta la sfida di rappresentare attraverso la frammentazione una totalità onnicomprensiva, scritto da un poeta il cui lirismo affiora magicamente nella trama autoriflessiva e disgiunta della scrittura. Letto a fiine secolo, Il grande romanzo americano invita a scoprire connessioni tra lo sperimentalismo delle avanguardie e le pratiche presenti e future delel galassie letterarie dell'ipertesto, a interrogarsi sulle frontiere poetiche dei linguaggi ritrovati della tecnologia a noi contemporanea, e del loro potenziale valore per l'epos del secolo che verrà...

Autore

(1883-1963), grande poeta americano del Novecento, conosciuto soprattutto per il poema Patterson (1926, 1946-1963), ma autore anche di romanzi, racconti, saggi. Ha stretti contatti con le avanguardie storiche - da Stieglitz a Pound, sia a New York sia a Londra, dove conosce Yeats. Sceglie però la professione di medico, a Rutherford, New Jersey, dove era nato da padre inglese e madre portoricana, curando per tutta la vita immigranti e poveri, ma continuando a scrivere. La scelta di una vita "americana" riflette la sua fiducia in una nuova letteratura e un nuovo linguaggio e il rifiuto consapevole della cultura e delle arti europee, che hanno però un grande rilievo nella sua produzione poetica.