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Il risveglio

Il risveglio

a cura di , traduzione di

pp. 392, 2° ed.
978-88-317-5840-6
Con questo romanzo, dapprima dimenticato e poi divenuto testo sacro del femminile, si retrodata l'inizio ideale della modernità: più di D.H. Lawrence la Chopin conduce qui una raffinata investigazione dell'eros, come la Woolf indica i percorsi tormentati della realizzazione di sé della donna, e prima di Hemingway impone alla pagina essenzialità di stile e di visione. Il paradigma ottocentesco della storia di adulterio si traduce in una analisi del corpo femminile nelle sue infinite accezioni, in un risveglio dei sensi, tra incanti visivi e sonori, e nella pacata consapevolezza del disagio o della rivolta nei confronti di modelli comportamentali, femminili e non, imposti dal contesto sociale. Tra seduzione e disagio, la morte ricercata della protagonista esalta, nega, e si fa complementare a quella di Emma Bovary o di Anna Karenina, spalancando l'abisso del nulla, ma nel trionfo erotico della protagonista. Vittima o vincitrice? Nella magia narrativa e linguistica di Il risveglio si cela la risposta che forse non c'è.

Autore

(Kate O’Flaherty), di benestante famiglia d’origine irlandese, nacque a St. Louis nel 1850. Nel 1870 sposò Oscar Chopin, un creolo della Luisiana da cui ebbe sei figli. La famiglia visse dapprima a New Orleans; poi, fallita l’agenzia di brokeraggio del marito, si ritirò a Cloutierville. Rimasta  vedova, Kate prese in mano gli affari ma presto dovette vendere tutto e tornò a St. Louis. Qui prese a scrivere racconti di color locale spesso ambientati nella Luisiana rurale. Due raccolte e un primo romanzo, pubblicato a proprie spese, precedettero il capolavoro, The Awakening (1899). Morì nel 1904 mentre preparava una terza raccolta di racconti.