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Le cose che abbiamo perso nel fuoco

Le cose che abbiamo perso nel fuoco

traduzione di

pp. 208, 1° ed.
978-88-317-2656-6
Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo il lettore in uno scenario all’apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti.
Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s’immolano per protesta.
Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un’Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, Le cose che abbiamo perso nel fuoco ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Allan Poe e Julio Cortázar, la voce più interessante della nuova letteratura sudamericana. Una voce intensa e diretta, che racconta di personaggi brutali e talvolta buffi trascinando il lettore in una spirale fascinosa e disturbante, cui è difficile resistere.

Autore

 (Buenos Aires, 1973) è considerata una delle scrittrici più talentuose della letteratura latino-americana contemporanea. Laureata in giornalismo, dirige il supplemento culturale del quotidiano argentino Página/12. I suoi racconti sono apparsi su prestigiose riviste internazionali, tra cui Granta e il New Yorker. Di Mariana Enriquez, finalista nel 2021 all’International Booker Prize, Marsilio ha pubblicato Le cose che abbiamo perso nel fuoco (2017), che ha conquistato pubblico e critica di tutto il mondo e da cui a breve verrà tratto un film. La nostra parte di notte, suo primo romanzo, ha vinto il Premio Herralde, il Premio de la crítica (assegnato dall’Associazione spagnola dei critici letterari), il Premio Kelvin 505, il Grand Prix de l’Imaginaire, il Prix Imaginales, il Prix Payot e il premio dei librai del Québec.