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Leonardo da Vinci e Gian Giacomo Caprotti detto Salaì

Leonardo da Vinci e Gian Giacomo Caprotti detto Salaì

L'enigma di un dipinto

pp. 260 con 179 ill. a col. e 28 b/n, 1° ed.
978-88-317-2610-8

Con l’appellativo “Salaj”, Leonardo da Vinci era solito chiamare, come documentano i suoi scritti a partire dal 1494, il fanciullo che aveva accolto nella sua casa quattro anni prima, quando aveva solo dieci anni, e che visse al suo fianco per quasi un quarto di secolo: come garzone in un primo tempo, come aiutante e modello in seguito, oltre a divenire, secondo quanto le fonti ci hanno tramandato, suo allievo e compagno nella vita. Di lui, in realtà, si conosce ben poco, tranne questa opera che oggi per la prima volta viene presentata al grande pubblico. L’unica nella quale si trova indicato con precisione il suo nome. Un documento quindi che potrebbe gettare un po’ di luce su di un personaggio ancora avvolto dall’aura di mistero e aggiungere un tassello importante nella storia dell’arte. L’autore del volume, Maurizio Zecchini, presenta un racconto storico emozionante e avvincente ma anche, coadiuvato da una squadra di tecnici, i risultati e le numerose analisi fatte durante il restauro dell’opera.

Autore

Nato a Milano, da una famiglia di antiquari alla terza generazione di attività. Sin dai tempi del liceo ha iniziato a seguire il padre nei suoi viaggi alla ricerca di opere d’arte. Con un gruppo di lavoro scientifico ha dato vita a due pubblicazioni: Tiziano nelle Gallerie Fiorentine, catalogo della mostra, Firenze, Palazzo Pitti, 1978 e Raffaello a Firenze, catalogo della mostra, Firenze, Palazzo Pitti, 1984. Attualmente è libero professionista e si occupa di ricerche archivistiche.Maurizio Zecchini was born in Milan, to a family of three generations of antiquarians. He started to accompany his father on his journeys in search of works of art in his high-school days. Working with a group of experts, he has brought out two publications: Tiziano nelle Gallerie Fiorentine, catalogue of the exhibition at Palazzo Pitti, Florence, 1978, and Raffaello a Firenze, catalogue of the exhibition at Palazzo Pitti, Florence, 1984. Currently he works freelance and devotes himself to research in the archives.