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L'Olimpo nero del sentire

L'Olimpo nero del sentire

L'esaltazione estetica del brutto

pp. 96, 1° ed.
978-88-317-2598-9

Può la complessa e relativa idea di brutto essere elevata ad alto rango e sedere alla destra di sua Maestà Il Fascino? E può la complessa e relativa idea di bello essere utilizzata e addirittura “piegata” dal suo stesso linguaggio per esaltare le forme e le attitudini del suo eterno contrario? Sì, poiché sfilano, fra una pagina e l’altra, sulle sabbie mobili del gusto, una serie di immagini, di riflessioni, di turbamenti e di mirabili esempi di come la bruttezza abbia ispirato non solo la poesia e le arti figurative di ogni epoca e luogo, ma anche tutti quegli effetti emozionali e primari d’attrazione e repulsione che magnetizzano lo sguardo e la curiositas dell’uomo e qualche volta perfino il sentimento e le emozioni che provoca sino a cogliere in un verso o in un’immagine repellente l’aura di un’intensità che ha in sé... la bellezza. Dunque anche il linguaggio muta, descrivendo l’orrifico, il deforme e l’abietto attraverso gli aggettivi più ricercati, le metafore più auliche e lo stile più alto e virtuoso, e riscattando così ogni sfumatura dell’eterno titanico nemico del mero bello.

Autore

Nata nel 1991, laureata in Scienze pedagogiche presso l’Università di Genova, esplicita la propria febbre creativa nel 2013 con la pubblicazione della silloge Harmattan poetico (Editrice Lorenzo). Da sempre legata alla Francia e agli ambienti parigini, trascorre il 2014 tra la Normandia e la capitale. Il ritorno in Italia, nel 2015, è segnato da Il vento del vanto (Genesi Editrice) e dall’approfondimento dell’universo estetico-filosofico legato al discorso teoretico.