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Ariosto: i metodi e i mondi possibili

Ariosto: i metodi e i mondi possibili


pp. 208, 1° ed.
978-88-317-2471-5

Durante i cinquecento anni che sono trascorsi dalla sua prima edizione (1516), l’Orlando furioso è stato oggetto di interpretazioni critiche molto divaricate, che hanno trovato potenti sintesi nel periodo fra Otto e Novecento (soprattutto con Francesco De Sanctis e Benedetto Croce), peraltro di nuovo superate nella seconda metà del XX secolo. In questo volume, impiegando in modo originale il concetto di “mondo possibile”, Casadei punta a ricomporre la frattura tra gli aspetti formali-armonici e i contenuti disarmonici, che costituisce tuttora un problema centrale per la critica ariostesca. Vengono perciò rianalizzati alcuni fondamenti di poetica, molti snodi del classicismo rinascimentale e numerosi episodi delle tre redazioni del poema. Composto da saggi scritti fra il 2000 e il 2015, tutti aggiornati e in parte inediti, il volume affronta anche questioni filologiche e culturali relative ad altre opere di Ariosto: al di là delle singole indagini, l’intento è quello di proporre un quadro coerente, nel quale vengono a inserirsi i risultati delle ricerche che l’autore da quasi trent’anni gli ha dedicato.

Autore

insegna letteratura italiana all’Università di Pisa. Si è occupato di testi dal Tre al Cinquecento e di poesia e narrativa contemporanee, anche in una prospettiva comparatistica e teorica. Molti suoi studi riguardano Ariosto: La strategia delle varianti. Le correzioni storiche del terzo «Furioso» (Pacini Fazzi 1988), Il percorso del «Furioso». Ricerche intorno alle redazioni del 1516 e del 1521 (il Mulino 20012), La fine degli incanti. Vicende del poema epico-cavalleresco nel Rinascimento (Franco Angeli 1997). Fra i suoi lavori più recenti: Dante oltre la «Commedia» (il Mulino 2013), Letteratura e controvalori (Donzelli 2014).