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IRI e partecipazioni statali

IRI e partecipazioni statali

a cura di

pp. 232, 1° ed.
978-88-317-2343-5
«Ci sono [.] in questo volume elementi e spunti di grande spessore per un primo abbozzo di ritratto intellettuale di una delle figure più rappresentative del Novecento italiano. Segnatamente di quella parte del Paese che ha lottato, talvolta perso, ma alla fine vinto la battaglia affinché l'Italia si riscattasse dal precipizio fascista, si incamminasse sulla via della Repubblica e della democrazia, avanzando poi passo dopo passo sebbene con grandi fatiche verso lo sbocco storico dell'Unione Europea. Forse nulla meglio della classica cornice weberiana, perciò, può inquadrare l'opera che Bruno Visentini ha svolto nella molteplicità dei suoi incarichi. Dai vertici dell'iri alla presidenza dell'Olivetti e della Fondazione Cini, dalle ripetute presenze nel parlamento nazionale e in quello europeo fino al ruolo di ministro delle Finanze e poi del Bilancio, la sua azione imprenditoriale, politica e culturale si è sempre rivelata una sintesi alta dell'etica della convinzione e dell'etica della responsabilità. Insomma di quelle essenziali qualità che, secondo Max Weber, definiscono l'impegno pubblico als Beruf, come una vocazione. Nella quale la fedeltà ai principi e la coerenza fra i mezzi e i fini si coniugano divenendo un non banale complemento di specificazione del già richiamato "fai ciò che devi, avvenga ciò che può". E questa, almeno per me, è la lezione più importante che si può trarre dalla lettura di questo volume». Dall'introduzione di Massimo Riva