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Alle radici di Città della Scienza

Alle radici di Città della Scienza

La fabbrica chimica di Bagnoli 1854-1999

pp. 128 con 67 ill. b/n, 1° ed.
978-88-317-1984-1

Sorta a cavallo tra l'aspro paesaggio dei Campi Flegrei e la dolce bellezza della collina di Posillipo, l'area industriale di Bagnoli, a ovest di Napoli, è stata nello scorso secolo sede di uno dei maggiori poli industriali del Mezzogiorno. Qui l'uomo si è imposto sulla natura per fondare lungo la costa e nella piana di Coroglio impianti chimici e siderurgici d'avanguardia ben inseriti nel processo di industrializzazione della penisola italiana. Il primo di questi insediamenti industriali fu la fabbrica chimica fondata a metà Ottocento dal francese Charles Lefebvre, passata poi alla gestione dell'americano Arthur Walter, quindi all'Unione Concimi, alla Montecatini e infine alla Federconsorzi. Sui resti di questo impianto dismesso ha preso le mosse nel 1993 il progetto, unico e innovativo, di Città della Scienza, che ha traghettato l'Italia nel panorama scientifico internazionale, fino a quando, nel marzo del 2013, un incendio doloso ha cercato di decretarne la fine. Tuttavia, come l'araba fenice, l'area di Bagnoli è destinata a risorgere grazie al coraggio alla tenacia di chi non si arrende alle minacce, continuando ad accogliere, come afferma Vittorio Silvestrini nella postfazione, le «fabbriche della conoscenza», basate sulla ricerca scientifica e tecnologica, capaci non solo di rispettare il contesto ambientale ma anche di costituire un presidio di civiltà, sociale e urbanistico, contro la speculazione selvaggia. Tramite un suggestivo itinerario testuale e iconografico, Augusto Vitale e Silvio de Majo ripercorrono con meticolosa esaustività una storia esemplare svoltasi a Bagnoli, proiettandoci nelle luci di un passato ancora attuale. Un monito e nel contempo una speranza: che Bagnoli possa tornare a valorizzare il suo straordinario patrimonio di storia, di cultura, di natura e di energie.

Autori

, docente di Storia dell'industria e Archeologia industriale presso l'Università di Napoli Federico II.
, docente di Tecnologia dell'architettura presso l'Università di Napoli Federico II e coordinatore dell'AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeolologico Industriale) - sezione Campania. Degli stessi autori, sul medesimo tema, Napoli e l'industria: dai Borbone alla dismissione (Rubbettino 2008).