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L'attore in primo piano

L'attore in primo piano

Nascita della recitazione cinematografica

pp. 192, 3° ed.
978-88-317-1896-7
Oggi gli attori cinematografici recitano, siamo in grado di riconoscere diversi stili nelle performance dei protagonisti dei film che amiamo, ma non è sempre stato così. Quando il cinema era appena nato iniziò a prosperare grazie ad attori e attrici ma senza che loro potessero parlare. All’epoca, quando la recitazione era appannaggio dei soli interpreti teatrali, non aveva alcun senso immaginare un gesto artistico nel lavoro di scritturati che si limitavano a posare: infatti si parlava al massimo di esibizione e i personaggi cinematografici cominciavano appena a comparire. Il libro vuole spiegare due cose: come sia avvenuto il passaggio dalla casualità con cui i primi volti del cinema, posti davanti alla macchina da presa, hanno emozionato generazioni di spettatori e la nascita di una nuova professione artistica. Gli attori, affacciati dal grande schermo, hanno raccontato personaggi chiave delle nostre vite e lo hanno fatto recitando. Come bambini diventati adulti, prima li abbiamo amati, poi compresi. Il presente volume tenta di mostrare come e perché.

Autore

 è professoressa ordinaria presso il Dipartimento di eccellenza SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte, Spettacolo) dell’Università degli Studi di Firenze, dove insegna Storia del cinema e Cinema italiano, coordina il dottorato di ricerca in Storia delle arti e dello spettacolo (Università di Firenze, Pisa e Siena) e presiede il corso di laurea triennale DAMS. Studia il contributo reso al cinema dagli attori, gli stili di recitazione e i fenomeni divistici, con preciso riferimento al periodo muto e contemporaneo, oltre che al contesto italiano all’interno del quale indaga le relazioni fra la storia del cinema e la storia delle donne. Per Marsilio ha pubblicato Breve storia del divismo cinematografico (2007), I protagonisti. La recitazione nel film contemporaneo (2013) e L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica (2016), Premio Limina 2017 per il miglior libro italiano di studi sul cinema.