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Federalismo all'italiana

Federalismo all'italiana

Dietro le quinte della grande incompiuta

pp. 208, 3° ed.
978-88-317-1553-9
L’impianto del federalismo all’italiana non è mai stato seriamente “radiografato”. Pochi sanno, ad esempio, che su un semplice albero si intrecciano oggi almeno cinque diversi tipi di competenze: europea, statale, regionale, provinciale, comunale. Così, i danni provocati dalle alluvioni non dipendono solo dalla pioggia, ma anche da un sistema trascurato e ingestibile. Lo stesso avviene per settori come sanità, trasporti, istruzione e welfare. Gli scandali sono spesso la punta dell’iceberg di un problema molto più vasto.
Per capire come stanno veramente le cose, distinguendo virtù e inefficienze, è necessario avere un quadro completo della situazione. Tuttavia sono ancora pochissimi - la cerchia ristretta degli addetti ai lavori - a conoscere la verità sul federalismo all’italiana, soprattutto quella dietro le quinte, che dovrebbe invece essere diffusa tra tutti gli elettori, per evitare strumentalizzazioni o veri e propri raggiri.
Luca Antonini - principale consulente del Governo e del Parlamento sul federalismo fiscale, e uno dei maggiori esperti in Italia sul tema - la racconta in questo libro, un originale excursus sulla riforma rimasta incompiuta ma che assorbe più di metà della spesa pubblica italiana. In questo “diario di bordo”, ricco di dati inediti, l’autore descrive le scellerate riforme costituzionali, il federalismo fiscale, il nesso con la spending review, gli aspetti chiave e le ricadute concrete sulla vita dei cittadini, mettendo in luce distorsioni, responsabilità e sprechi, ma anche casi di conclamata efficienza. Una presa d’atto necessaria per non restare allibiti di fronte a ogni nuovo episodio, quando ci si trova a dover fare i conti, letteralmente, con la mostruosità di spese fuori controllo.

Autore

(Gallarate 1963) è professore ordinario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova, dove insegna Diritto costituzionale e Diritto costituzionale tributario. Ha fatto parte del Secit (Servizio ispettivo del Ministero delle Finanze), del World Political Forum, dell’Alta Commissione di studio per il federalismo fiscale. È stato consigliere giuridico del Ministro dell’Economia e dal 2009 presiede la Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale (Copaff) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. È uno dei principali consulenti del Governo e del Parlamento sul federalismo fiscale.