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Hotel Savoy

Hotel Savoy

a cura di

pp. 328, 1° ed.
978-88-317-1499-0

Giunto alle soglie del mondo occidentale, dopo aver vagato come reduce nella Russia della rivoluzione, Gabriel Dan soggiorna in un albergo dove si incrociano le travagliate vite di uomini e donne naufraghi del loro tempo, uniti dal comune desiderio di riprendere il proprio cammino e di ritrovare una casa. Metafora di una condizione di universale precarietà, segnata dall’assenza di Dio, l’Hotel Savoy è così un microcosmo esemplare, un caleidoscopio in cui si rimescolano continuamente i variopinti frammenti dell’esistenza: tragici, grotteschi, festosi. In quest’epica del non-ritorno, permeata da un’acutissima nostalgia, l’eroe del romanzo imparerà a leggere negli altri e in se stesso.

Apparso per la prima volta nel 1924, questo romanzo, ormai considerato un classico della letteratura, è la seconda prova narrativa di Joseph Roth e segna il suo approdo a una piena maturità stilistica.

Autore

(Brody 1894 - Parigi 1939), narratore fertilissimo, intriso di amara lucidità e poetica immaginazione, ha saputo dare voce nei suoi romanzi e racconti alla struggente nostalgia di un mondo lacerato dalla storia, in cerca di una sua perduta innocenza e totalità, creando una galleria di personaggi indimenticabili. La sua opera, tra le principali della letteratura in lingua tedesca del Novecento, è tradotta e studiata in molte lingue.