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Muri di carta

Muri di carta

Racconti
traduzione di

pp. 480, 1° ed.
978-88-317-1175-3
«Storie che ho scritto sui miei muri di carta, quelle pareti sottili che ci separano da tutto quello che non sappiamo spiegare, l’altro. Sono racconti d’amore e di morte. Parlano di come reagiamo quando amore e morte entrano in collisione e i mostri emergono dai loro nascondigli. Buona lettura!» John Ajvide Lindqvist

Che si tratti di un edificio in un sobborgo di Stoccolma che comincia a muoversi minaccioso, di una donna con uno straordinario sesto senso che si trova più a suo agio tra gli alberi della foresta che tra le persone, o di un’anziana pensionata che si lascia coinvolgere in uno strano giro di furti ai grandi magazzini, queste storie inquietanti e magiche nascono tutte da un quotidiano spesso così desolato e spaventoso che solo il sovrannaturale può promettere un riscatto.
Dall’ultimo capitolo di Lasciami entrare, in cui scopriamo cosa ne è stato di Oscar ed Eli dopo la loro fuga da Blackeberg, a La soluzione finale, grandiosa scena che conclude le vicende di Flora e Elvy alle prese con i morti viventi, Lindqvist avvolge le sue storie in un’atmosfera sospesa e spietata, riuscendo a raccontare quanto sia impalpabile il confine tra la realtà e l’incomprensibile.

«Il merito di Lindqvist non è soltanto quello di aver portato agli onori delle classifiche l’horror svedese. Soprattutto, Lindqvist ha restituito dignità, valore simbolico e potenza mitica alla figura stessa del vampiro» Loredana Lipperini, La Repubblica

«Come Stephen King, Lindqvist sviluppa le sue storie dal quotidiano, che è spesso così desolato e spaventoso, che solo il sovrannaturale promette un riscatto» Der Spiegel

«I lettori conoscono ormai bene il poliziesco svedese, ma John Ajvide Lindqvist aggiunge al lato oscuro del suo paese uno sguardo gotico. È ormai una figura di culto» The Age


 

Autore

, considerato tra i maggiori talenti della scena letteraria svedese, è cresciuto nel quartiere di Blackeberg, alla periferia di Stoccolma. Dopo aver fatto il mago e il comico, si è dedicato alla scrittura. Ha ricevuto il premio Selma Lagerlöf per aver saputo «unire a un magistrale ingegno narrativo il senso per le grandi forze dell’orrore e dell’immaginazione». Tra i suoi romanzi, tradotti in oltre trenta paesi, Marsilio ha pubblicato anche Lasciami entrare, bestseller internazionale, da cui sono stati tratti un film con la regia di Tomas Alfredson – distribuito in cinquanta paesi e premiato con sedici riconoscimenti, tra cui il Nordic Film Prize e il Best Narrative Feature al Tribeca Film Festival – e il remake hollywoodiano di Matt Reeves. L’altro posto, finalista al prestigioso premio letterario August Prize, è il sequel indipendente di Musica dalla spiaggia del paradiso (Marsilio 2015).