fbpx

Confesso che ho vissuto

Confesso che ho vissuto

Esistenza inquieta di un perdente di successo
1° ed.
978-88-317-1097-8
Dopo La modernità di un antimoderno, che raccoglie gli scritti storico-filosofici di Massimo Fini, pubblichiamo qui i tre libri più personali dell’autore: Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina, Ragazzo. Storia di una vecchiaia, Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno. Arricchisce il volume una lunga introduzione, una sorta di confessione su delle confessioni, al cui centro c’è il Tempo, il padrone inesorabile delle nostre vite, che è l’autentica ossessione di Fini. Questa raccolta chiarisce non solo la controversa e per certi versi deviante personalità di uno dei più singolari intellettuali italiani del nostro tempo, ma anche il suo altrettanto deviante pensiero. Come ha detto Renzo Arbore: «Fini è uno che guarda sempre da un’altra parte».

Autore

è un Premio Montanelli alla carriera. Per Marsilio ha pubblicato La Ragione aveva torto? (1985, 2014), Elogio della guerra (1989, 2011), Il denaro. «Sterco del demonio» (1998, 2012), Il vizio oscuro dell’Occidente e Sudditi. Manifesto contro la Democrazia (2002 e 2006; 2004; nuova edizione tascabile in un unico volume 2012), Il Ribelle. Dalla A alla Z (2006, 2014) – i sei volumi sono raccolti in La modernità di un antimoderno (2016, 2017) –, Il Conformista (1990, 2011), Il Mullah Omar (2011), Nerone. Duemila anni di calunnie (1993, 2013), Nietzsche. L’apolide dell’esistenza (2002, 2014), Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta (1996, 2016), Confesso che ho vissuto (2018) – in cui sono raccolti Di[zion]ario erotico. Manuale contro la donna a favore della femmina (2000, 2014),Ragazzo. Storia di una vecchiaia (2008, 2012), Una vita. Un libro per tutti. O per nessuno (2015) - gli ultimi tre volumi sono anche raccolti in Confesso che ho vissuto (2018) -, Storia reazionaria del calcio (con Giancarlo Padovan, 2019)