Il secolo fragile

Il secolo fragile

Caos e potere nel mondo in crisi permanente

pp. 208, 1° ed.
9788829792955
«Stiamo vivendo l’equivalente di una seconda Repubblica di Weimar.» Convinto che solo attraverso un’analogia con il passato si possa comprendere la crisi del presente, Robert Kaplan si avventura in una spiazzante quanto illuminante analisi tra storia e geopolitica. Rileggendo la breve parentesi di governo che avrebbe portato all’ascesa Hitler, mette in luce differenze e similitudini con il nostro mondo caotico e globalizzato, sempre più a portata di mano ma allo stesso tempo complesso e difficile da gestire, dove ogni nuovo conflitto, come in Ucraina e a Gaza, innesca un micidiale effetto domino nel resto del pianeta. Questa costante instabilità non sarà più mitigata dall’azione delle grandi potenze, il cui declino Kaplan descrive alla luce della dissoluzione degli imperi e della fine dell’ordine emerso dopo la Seconda guerra mondiale. Mettendo insieme le lezioni apprese sul campo come osservatore e corrispondente dall’estero e le fulminanti intuizioni filosofiche e letterarie ispirate da Christopher Isherwood, Aleksandr Solženicyn, T.S. Eliot, Oswald Spengler e Elias Canetti, traccia connessioni tra eventi storici e fenomeni sociali, spaziando dalla Rivoluzione russa del 1917 a quella islamica in Iran, dall’Africa occidentale dilaniata dagli scontri negli anni novanta alle megalopoli cinesi, dalla Guerra fredda al possesso delle armi nucleari rivendicato oggi da dittatori e autocrati. Questa nuova Weimar globale è destinata al tragico epilogo di quella storica? Kaplan invita a esercitare un prudente pessimismo per non cadere preda di false speranze: «il segreto è fare un uso costruttivo delle nostre paure, in modo da essere cauti nei confronti del futuro senza doversi arrendere al destino».

Autore

 (1952), politologo americano, è autore di saggi tradotti in tutto il mondo. Si è occupato a lungo di affari esteri per «The Atlantic» ed è stato annoverato da «Foreign Policy» tra i «cento più importanti pensatori globali». Titolare della cattedra di Geopolitica presso il Foreign Policy Research Institute di Filadelfia, è stato membro del Defense Policy Board del Pentagono. Marsilio ha pubblicato anche: Adriatico. Un incontro di civiltà (2022) e La mente tragica. Paura, destino, potere nella politica contemporanea (2023).