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La zaratina

La zaratina

La tragedia dell'esodo dalmata

pp. 320, 1° ed.
9788829720767
Dopo l’armistizio, su Zara italiana, in Dalmazia, fino ad allora quasi risparmiata dalla guerra, si scatena l’inferno. I pesanti bombardamenti angloamericani radono praticamente al suolo la perla veneziana, occupata dai tedeschi, mentre la popolazione civile, prevalentemente di lingua e cultura italiana, fugge dove può: chi nella madrepatria, chi nelle campagne, vivendo di stenti ai margini di una città fantasma. Quando i partigiani di Tito entrano a Zara nell’autunno del 1944, contro la superstite popolazione italiana divampa la pulizia etnica con fucilazioni, uccisioni orrende, violenze, soprusi. Una famiglia cerca di resistere come può, e ci riesce, aggrappata alla vita, ma alla fine è costretta a dividersi per sempre e ad abbandonare ogni cosa: la terra natale, i beni, le speranze giovanili infrante dalla guerra. Tutto è cambiato. Di là dal mare Zara è ormai diventata Zadar.

Autore

, giornalista, dagli anni ottanta ha seguito per «Il Gazzettino» i principali avvenimenti politici, amministrativi e ambientali di Venezia. Figlio di genitori dalmati vive a Venezia.