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Ali di vetro

Ali di vetro

La serie di Copenaghen | 2
traduzione di

pp. 368, 1° ed.
978-88-297-1528-2

Nella fontana più antica di Copenaghen galleggia il cadavere di una donna. Le indagini vengono affidate a Jeppe Kørner, al quale spetta il difficile compito di ricostruire come l’assassino sia riuscito a portare a termine un omicidio tanto scenografico in piena area pedonale. Tanto più che questa volta non c’è Anette Werner al suo fianco: la collega sta tentando di imparare a convivere con il suo nuovo e inatteso ruolo di mamma, nonostante l’istinto della poliziotta non la lasci in pace. È lei infatti a spingerlo a esplorare gli angoli più bui della capitale danese e a penetrare il cuore del suo sistema sanitario, fino al confronto con responsabili e collaboratori di un istituto rivolto a giovani con problemi psichici, che porta l’armonioso nome di “Residenza La farfalla”. Gente che sembra avere un’idea molto personale di cosa significhi dare assistenza a chi ne ha bisogno. Ma Jeppe avrà anche l’occasione di entrare in contatto con chi sta dall’altra parte: quelli che la società non è in grado di accogliere, i “malati” che nessuno vuole perché rovinano l’immagine di comunità ordinata a cui i “sani” aspirano. Ragazzi non integrati in grado di dimostrargli che la fragilità può nascondere una grande forza, e che anche con le ali spezzate è possibile volare.

Autore

(1975), ex ballerina e coreografa con un passato in televisione e teatro, è tra le più belle sorprese del poliziesco nordico degli ultimi tempi. La sua serie, di cui Il porto degli uccelli è il terzo episodio pubblicato in Italia, è stata venduta in venticinque paesi e i suoi libri sono stati ai vertici delle classifiche dell’intera Scandinavia. Vive a Copenaghen con la sua famiglia.