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Le parole della nostra storia

Le parole della nostra storia

Perché il greco ci riguarda

pp. 224, 1° ed.
9788829713912

«Siamo tutti greci. Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia», sosteneva Percy Shelley a inizio Ottocento. Ma è proprio così? Se è vero che grazie ai greci ancora oggi chiamiamo «mistero» ciò che non si può dire e «ateo» chi vive non credendo in Dio, come e perché alcune parole hanno fatto la storia, mentre altre sono cadute nell’oblio? Viceversa, in che modo la storia ha influito sulle espressioni che da secoli usiamo per descrivere noi stessi e il mondo? Con stile brillante e tono colloquiale Giorgio Ieranò ci guida alla scoperta di quella che non è affatto un’eredità racchiusa in uno scrigno prezioso di cui noi siamo i fedeli e pacifici custodi, ma un vero e proprio percorso labirintico. Un’indagine che investe il lessico dell’anima (da «psiche» a «eros»), del sacro (da «Cristo» a «teologia»), della cultura (da «filologia» a «scuola») e della politica (da «democrazia» a «economia »), fino a un termine tornato drammaticamente in auge in tempi recenti, «epidemia». Un nuovo vocabolario per una lingua antica, un viaggio avventuroso alla scoperta degli aspetti enigmatici del greco.

Autore

insegna Letteratura greca all’Università di Trento. Saggista e traduttore teatrale, si occupa in particolare di mitologia e dramma antico. Con Sonzogno ha pubblicato la serie di narrazioni mitologiche composta da Olympos (2011), Eroi (2013), Gli eroi della guerra di Troia (2015) e Demoni, mostri e prodigi (2017), tutti disponibili in edizione tascabile UE.