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Paese che vai

Paese che vai

I caratteri nazionali tra teoria e senso comune

pp. 360, 1° ed.
978-88-297-1364-6
Quando affermiamo che i francesi sono effeminati e gli inglesi tenaci utilizziamo un attrezzo che fa parte della nostra cultura dal tempo di Ippocrate: l’idea di carattere nazionale. Bodin e Du Bos, Montesquieu e Hume, Herder e Madame de Staël, Michelet e Hegel, Tocqueville e Spencer, Weil e Bateson hanno contribuito a costruirlo. La teoria dei caratteri ci restituisce l’immagine che nel tempo i vari popoli hanno dato di se stessi e degli altri, le loro idee di contatto e scambio oppure di chiusura. E oggi? La scommessa è mostrare che una nazione può possedere un carattere e al contempo riuscire a mantenere apertura e libertà.

Autori

 insegna all’Università IULM di Milano. Studia Hume e la filosofia del Settecento.
 insegna all’Università di Firenze. È autrice di Il volto della folla. Soggetti collettivi, democrazia, individuo (2019). Dal 2018 codirige la rivista «Suite française».