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Una specie di paradiso

Una specie di paradiso

La straordinaria avventura di Antonio Pigafetta nel primo viaggio intorno al mondo

pp.304, 1° ed.
978-88-297-1079-9
Siviglia, 1519. Più uomo di penna che di spada, Antonio Pigafetta, vicentino di nascita, decide di prendere parte alla straordinaria impresa di Ferdinando Magellano che si appresta a salpare con cinque navi cariche di provviste, armi, specchietti e cianfrusaglie da baratto. Ai suoi ordini, tra marinai e soldati, duecentosessantacinque uomini, di cui ventisette italiani.
Scopo della missione è raggiungere le Molucche, isole delle spezie, in senso contrario alle rotte usuali su cui il Portogallo esercita una pericolosa concorrenza. Per arrivare al Pacifico, bisogna però trovare el paso, mitico stretto che non è riportato sulle approssimate carte nautiche, ma ben definito nella mente del caparbio comandante.
Ostacolato da infidi sottoposti, che mal tollerano l’autorità di Magellano, il viaggio sarà irto di pericoli ed eventi drammatici, sorprendenti scoperte e amare sconfitte, qui ripercorsi sulla falsariga del diario di Pigafetta, coraggioso cronista. Superando inaudite difficoltà, la spedizione, decimata da perdite di uomini e navi, si concluderà con un successo. Ma la gloria, come la fortuna, si rivelerà cieca?

Autori

, cronista veneziano. Già legionario in Indocina ai tempi di Dien Bien Phu, inviato speciale della «Stampa» di Torino con i direttori Ronchey, Levi, Fattori, Scardocchia, Mieli e Mauro. Primo e forse unico giornalista italiano a farsi ricoverare in un ospedale psichiatrico (Savonera-Collegno) fingendosi malato. Per la sua inchiesta Dal nostro inviato in manicomio apparsa sulla «Stampa» in cinque puntate ha ricevuto un premio Saint-Vincent di giornalismo.
, veneziano. Capitano di lungo corso, ufficiale di Stato maggiore della riserva di marina, consulente navale. Ha vissuto il mare su navi militari, mercantili oceaniche, e al comando di unità per la ricerca scientifica. Ha prestato servizio sui velieri Giorgio Cini in qualità di allievo nautico e gabbiere, e Amerigo Vespucci con il grado di aspirante guardiamarina. È stato insignito della medaglia d’oro per lunga navigazione.