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Grand Hotel Scalfari

Grand Hotel Scalfari

Confessioni libertine su un secolo di carta

pp. 304, 1° ed.
978-88-297-1013-3
Mai Eugenio Scalfari si era aperto a considerazioni così intime. Sono le confessioni di un ultranovantenne divertito e attratto da questa lunga epoca di transizione. Attraverso le voci di Antonio Gnoli e Francesco Merlo, egli rivive il suo «secolo di carta», negli anni del trionfo e in quelli recenti del declino. Interrogandosi su cosa potrà riservarci il futuro. Se c’è un modo di essere autenticamente se stessi, queste pagine lo rivelano attraverso gli episodi meno noti o addirittura sconosciuti della sua vita. Ecco allora scorrere, come in un romanzo, l’infanzia cattolica e i genitori in crisi, le profonde amicizie e le contese giovanili, il fascista e l’antifascista, gli amori saldi e le avventure rapsodiche, le malattie e la forza per affrontarle, le professioni svolte e la politica vissuta giorno per giorno. Niente resta occultato in questa sorprendente storia che ripercorre un secolo di vicende italiane sulle tracce di un protagonista, di uno stile, un gusto, una cultura, un mondo che erano soltanto suoi e che sono diventati nostri.

Autori

, giornalista a Catania, a Milano, a Roma, per tredici anni inviato a Parigi, diciannove anni al «Corriere della Sera» e dal 2003 alla «Repubblica». Con Il sillabario dei malintesi (2018) ha vinto il Premio Napoli.
 scrive per «Repubblica» di cui è stato caporedattore delle pagine culturali. Si è occupato di Chatwin, Rilke, Junger, Kojève. Tra i suoi libri più recenti, con Francesco De Gregori, Passo d’uomo (2016) e, con Giacomo Rizzolatti, In te mi specchio (2016).